Legge elettorale, Ciriani: “È una priorità per il Paese, serve stabilità”

All’interno della maggioranza che sostiene il Governo Meloni tiene banco il dibattito sulla legge elettorale. Si lavora a un proporzionale alla tedesca in salsa italiana. Come scrive Il Tempo, di certo Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega arriveranno al tavolo di confronto con l’opposizione con l’idea condivisa di superare l’attuale sistema misto, il Rosatellum con un proporzionale “rafforzato” dal premio di maggioranza e da una soglia di sbarramento. “Al momento un accordo non c’è, va sciolto il nodo delle preferenze e poi dobbiamo coinvolgere l’opposizione, perché questo tipo di riforme si fanno insieme”, dice uno degli sherpa che segue da vicino le trattative. Intanto, Luca Ciriani è convinto che la “nuova legge elettorale sia “una priorità” ma “non è fatta per Giorgia Meloni, ma per il Paese” perché quella “che abbiamo adesso non garantisce la stabilità del Governo”. Lo afferma a SkyTg 24 il ministro per i Rapporti con il Parlamento. “L’attuale sistema, in particolare al Senato – sottolinea – non è in grado di determinare una maggioranza sicura” e dunque “occorre una legge che stabilisca che chi vince governa”.

Al momento, “non abbiamo ancora un testo scritto, ma un principio generale che ci ispira e siamo pronti a discuterne con l’opposizione”. Quanto al premierato, Ciriani si augura si possa arrivare a una sua approvazione entro il 2027. In caso contrario, “siamo per il principio di indicare il premier sulla scheda elettorale senza toccare il potere del presidente della Repubblica che mantiene la prerogativa di indicare” il premier. Secondo Carlo Calenda, l’idea di riforma delle legge elettorale nazionale “è un grave errore in una parte. Va bene il proporzionale ma nelle condizioni in cui siamo, cioè con la Lega e il M5s apertamente filo-Putin, il rischio è di avere una maggioranza che non sia in grado di decidere sulla politica internazionale che sarà la cosa più importante”. Lo sostiene il segretario di Azione, a margine di un incontro con gli studenti dell’Università Parthenope di Napoli, sulle ipotesi su un cambiamento della legge elettorale con il ritorno a un proporzionale e un forte premio di maggioranza. “Suggerirei quindi – rimarca – di fare un proporzionale dove ognuno vota chi vuole. Poi, le alleanze si fanno dopo”.

Aggiornato il 11 dicembre 2025 alle ore 14:48