Taccuino liberale #21

Primo taccuino del 2025, e dato che l’Epifania sta arrivando, proviamo a fare un gioco: assegniamo il carbone ai nemici della libertà.

Il primo che merita un bel sacco di carbone è sicuramente il governo iraniano che tiene in ostaggio una nostra connazionale, giornalista, in attesa di uno scambio affatto equo. Mentre la nostra Cecilia Sala vive le sue giornate senza occhiali, senza un letto, con una sola coperta, e senza accuse formali quindi senza potersi difendere, l’iraniano assicurato alle nostre patrie galere ha letto, cibo, libri e non gli hanno di certo tolto gli occhiali.

Una situazione che va oltre ogni ragionevole umana comprensione e sopportazione, e che attacca la libertà anche giornalistica, ma l’aspetto umano ora si può pacificamente affermare sia il preminente.

Il secondo sacco di carbone lo merita quel Consigliere comunale di Arezzo che ha organizzato, presso una sala del comune, la proiezione del documentario Maidan, la strada verso la guerra prodotto da RT (Russia Today) che il Consiglio d’Europa, dal 2 marzo 2022 ha sanzionato sospendendo la diffusione delle trasmissioni in Europa, assieme a Sputnik, perché sostanzialmente organi di propaganda russa. Il sacco, che ci auguriamo bello grosso, andrebbe condiviso anche con chi, nel comune, sempre su proposta del solerte Consigliere dei 5 stelle, ha fatto rimuovere la bandiera dell’Ucraina, perché il comune non è un luogo privato e non si può fare quel che si vuole con i luoghi pubblici. Bizzarra scusa, verrebbe in mente di dire, e forse anche il venerabile, se fosse ancora in vita, avrebbe qualcosa da dire.

Altro sacco andrebbe a Federalberghi, che ha intrapreso una battaglia contro gli affitti delle case per uso turistico, come se peraltro fossero in grado di sopperire a tutta la domanda turistica che c’è. Se i loro supporter vedono nella trasformazione di case in attività ricettive come il male assoluto e in modo particolare dei centri storici, chissà perché non sono altrettanto sensibili a quelle trasformazioni di interi immobili con cambio di destinazione d’uso, a fini alberghieri. In buona sostanza, un intero palazzo adibito a b&b no, un intero palazzo trasformato in albergo sì. E anche per quest’anno abbiamo già inferto un colpo mortale alla libertà economica e d’impresa, oltre che una mazzata al diritto di proprietà.

Sacco di carbone anche per chi pensa che combattere l’inquinamento in modo significativo ed impattante passi per la proibizione del fumo all’aria aperta, chissà dopo tale proibizione, cosa ci si potrà inventare; ma ci hanno obbligato alle mascherine, ad entrare uno alla volta nei locali, ad andare a 30 all’ora, ad accendere i riscaldamenti solo come e quando lo stabilisce l’autorità pubblica, sicuramente qualche solerte burocrate starà pensando a qualche ulteriore limite alla libertà individuale.

Sacco di carbone a chi plaude per le nuove aree restaurate per il Giubileo a Roma, ma, a quanto pare, non riesce a vedere lo stato di degrado e sporcizia che attanaglia il centro storico che non è prossimo alle sedi giubilari, e che purtroppo è destinato a rimanere sporco e degradato perché non c’è alcuna intenzione di migliorare le cose. Dimostrazione ne è che dei tanti cestini nuovi posti dal Comune ed annunciati in pompa magna dal Campidoglio con apposite campagne comunicative, rimossi in occasione di alcuni eventi che richiedevano più sicurezza, non sono stati riposizionati, lasciando di nuovo la città senza possibilità di buttare i rifiuti in modo appropriato.

Sacco di carbone a chi non chiede a gran forza la revisione della transizione ecologica che sta uccidendo il settore automotive, sia italiano che europeo; sono di ieri i dati sulle immatricolazioni effettuate nel 2024, e la situazione diventa ogni trimestre più drammatica. Non si può fare harakiri per rinunciare alla nostra identità occidentale, laica e liberale, sposando una via dirigista e quindi sostanzialmente autoritaria, che uccide la libertà individuale, e ci assoggetta a valori e azioni che per millenni ci hanno visto combattere per mantenere l’individuo libero di intraprendere, di muoversi e di pensare.

Sacchi, sacchetti e sacchettini di carbone, a chiunque pensi di avere la risposta all’attività individuale altrui, e pretende di avere una ricetta per ogni cosa, non creda nell’ordine spontaneo delle cose. A chi pensi che ci voglia uno Stato che ti dica cosa fare e come farlo, avendo la pretesa di proteggerti, mentre in realtà non riesce nemmeno a garantire a tutti i cittadini perbene di poter camminare per strada senza essere derubati, picchiati o accoltellati.

Carbone a chi pensa che la proprietà economica individuale non sia in fondo troppo importante, perché solo lo Stato può stabilire se e quando esercitare tale libertà, e che pensa che l’articolo 42 della Costituzione sia giusto dato che prevede che la proprietà privata sia assoggettata al potere pubblico, solo perché qualcuno in tv ha raccontato che è la Costituzione più bella del mondo.

Auguri quindi per un 2025 profittevole, libero, liberale, liberista, e per chi vuole e può, anche un po’ libertino, purché non causi danno ad altri.

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Aggiornato il 03 gennaio 2025 alle ore 13:49