I ritardi del Giubileo

Noi siamo tipi precisi e quindi, come è giusto che sia, si cerca anche “l’altra versione” dei fatti. Diligentemente accediamo al sito istituzionale di Roma Capitale e, nel motore di ricerca, digitiamo “lavori Giubileo”. Dopo un po’ di attesa, arriva il riscontro alla nostra ricerca; la risposta è, nel contempo, disarmante e ilare: “Hai selezionato le seguenti faccette”. Medesimo il risultato della più semplice ricerca “Giubileo”. Ancora le faccette che, peraltro, non appaiono successivamente alla dicitura in esame. Non si saprà mai quali sono le faccette che, secondo il sito di Roberto Gualtieri, il navigatore avrebbe segnalato ma, soprattutto, che c’entrano le faccette con la nostra ricerca. L’altro giorno, in una conferenza stampa, ce lo ha fatto sapere Forza Italia a che punto stanno i lavori per l’apertura della Porta Santa che dovrebbe avvenire tra una ventina di giorni. Sarcasticamente ci si può immaginare folle di fedeli che inciampano sui detriti in cemento, pullman di turisti che poi a piedi imboccano un tunnel ancora cantiere dal quale riusciranno ad uscire soltanto “a cose fatte”, sacerdoti che ritrovano l’antica arte della parolaccia di cui quella romana è una imbattibile tradizione.

Già è noto che alcune opere per il Giubileo termineranno ben oltre il termine dello stesso: i milioni di persone previste avranno così l’occasione di tornare nuovamente a Roma per assistere alle mirabolanti inaugurazioni. Bell’idea, non trovate? Fa sapere il consigliere forzista Francesco Carpano: “Il parcheggio di lungotevere Castello non verrà realizzato e neanche quello di Piazza Risorgimento, a causa anche di ben 25 revisioni progettuali da parte di Roma Capitale. Eppure 31 eventi su 41 si svolgeranno a San Pietro. Ci saremmo aspettati massima attenzione a questa zona anche perché – aggiunge il consigliere – studi scientifici dicono che a Prati mancano 3.500 parcheggi, mille proprio in zona Piazza Risorgimento”. Memorabili le immagini del sindaco Gualtieri che inaugurava una pensilina dei trasporti cittadini, high-tech in tutto e per tutto: luci magnifiche, tastiera con la quale organizzare i propri spostamenti, comode sedute per le attese. E lui, il sindaco, col sorriso soddisfatto. Invece, a quel che si sa, ancora non c’è nemmeno l’app unica per la mobilità, così come “non c’è traccia – dice ancora Carpano – delle quattro nuove tranvie. Non sono arrivati i nuovi treni della Metro C e le fermate Porta Metronia e Colosseo apriranno solo a fine 2025”. Siamo messi bene, no?

Secondo il partito del ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel coordinamento di questo vero e proprio casino, è mancato anche il controllo da parte delle commissioni. Addirittura ce n’è una, guidata da Dario Nanni, che si dovrebbe occupare solo ed esclusivamente dell’evento giubilare. Ma quando le commissioni sono “speciali” è come dire nulla. Il progetto Giubileo prevede anche la realizzazione di 204 opere ritenute “essenziali e indifferibili”. Ebbene, all’altro giorno, ne risultavano realizzate 4 delle 204. Un po’ pochine, ma il primo cittadino continua a mostrarsi fiducioso di sé e per il raggiungimento degli obiettivi. Però, nel frattempo, la procura sta indagando su un presunto giro di corruzione relativo agli appalti. Ma non c’è problema: il sindaco ha istituito un’altra commissione che dovrà “verificare con urgenza la corretta esecuzione dei lavori di realizzazione e manutenzione delle pavimentazioni stradali e dei marciapiedi, già ultimati o ancora in corso di esecuzione, eseguiti nell’ambito degli appalti affidati a partire dal 2021 alle società del Gruppo Pellegrini” ed, entro due mesi, Gualtieri attende la cosiddetta “relazione dettagliata”. In conclusione, abbiamo saputo che a Roma sta girando il calendario 2025 dei concerti alla chitarra di Roberto Gualtieri, lo spettacolo si chiamerà Faccette: tutto si spiega.

Aggiornato il 03 dicembre 2024 alle ore 11:08