Per Matteo Salvini si è trattato di un incontro irripetibile. Il vicepremier è intervenuto a Bruxelles, alla riunione del nuovo gruppo dei Patrioti, primo prevertice della terza forza dell’Europarlamento, che conta su 86 eurodeputati. L’anfitrione è stato, naturalmente, il premier magiaro Viktor Orbán, nonché presidente di turno del Consiglio europeo. Oltre a Salvini hanno partecipato anche il presidente di Voz, lo spagnolo Santiago Abascal; la leader di Rassemblement National, Marine Le Pen; Jordan Bardella, presidente del gruppo al Parlamento europeo; il leader del Pvv, l’olandese Geert Wilders; l’ex premier ceco, Andrej Babiš; e Gerolf Annemans, presidente del partito dei Patrioti europei. “È un momento storico vedere riuniti i leader dei Patrioti”, ha detto il leader della Lega. Salvini, al cospetto dei sovranisti europei, ha parlato di immigrazione anche alla luce dell’udienza di Palermo in agenda domani (processo Open Arms). A questo proposito ha ricevuto il sostegno e la solidarietà degli altri leader. L’olandese Geert Wilders ha ribadito che il vicepremier italiano “merita una medaglia per quello che ha fatto”. Per Salvini, “la soluzione rimane sempre quella di fermare le partenze”. Poi, il ministro dei Trasporti ha ringraziato i leader dei Patrioti attraverso una foto e un post su X. “Con gli amici e alleati Marine Le Pen e Jordan Bardella, che ringrazio per la solidarietà espressa in vista del mio processo di domani a Palermo. Senza paura, a testa alta, a difesa dei popoli europei e dei loro confini”.
Frattanto, nel corso del vertice con Ursula von der Leyen e dieci Paesi membri, la premier Giorgia Meloni ha presentato l’intesa Italia-Albania sui migranti. Poi ha scritto su X. “Insieme al primo ministro di Danimarca Mette Frederiksen, e dei Paesi Bassi Dick Schoof ho ospitato un incontro per parlare di contrasto dei flussi migratori irregolari e in particolare di soluzioni innovative, in vista del Consiglio Europeo di oggi a Bruxelles”. Per la premier si è trattato di “un incontro molto positivo con chiari obiettivi comuni: prevenire l’immigrazione irregolare, combattere il traffico di esseri umani e rendere più efficace la politica europea dei ritorni. Ringrazio la presidente Ursula von der Leyen e i leader di Austria, Cipro, Grecia, Malta, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Ungheria per aver partecipato con spirito concreto e costruttivo”.
Aggiornato il 18 ottobre 2024 alle ore 11:19