Ucraina, trafficanti di uomini, sicurezza ma soprattutto Medio Oriente. Sono stati questi i temi toccati da Giorgia Meloni nel suo intervento all’assemblea generale delle Nazioni unite, dove ha inoltre invitato l’Onu ad “alzare la voce” contro il Venezuela e Nicolás Maduro.
Sul conflitto tra lo Stato ebraico e Hamas, la presidente del Consiglio ha ribadito “il diritto di Israele di difendersi da attacchi esterni, come quello orribile del 7 ottobre scorso, ma allo stesso tempo chiediamo ad Israele di rispettare il diritto internazionale, tutelando la popolazione civile, anch’essa vittima in gran parte di Hamas e delle sue scelte distruttive”. Secondo questo ragionamento, quindi, l’Italia sostiene “anche il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato, ma affinché questo possa vedere presto la luce è necessario che i palestinesi lo affidino a una leadership ispirata al dialogo, alla stabilizzazione del Medio Oriente e all’autonomia”, ha aggiunto citando gli Accordi di Abramo come esempio di “convivenza e cooperazione vantaggiosa sulla base del mutuo riconoscimento”. E ancora: “Se questa è la prospettiva sulla quale tutti dobbiamo lavorare, e lo è, oggi l'imperativo è raggiungere, senza ulteriori ritardi, un cessate il fuoco a Gaza e l'immediato rilascio degli ostaggi israeliani. Non possiamo più assistere a tragedie come quelle di questi giorni nel Sud e nell’Est del Libano, con il coinvolgimento di civili inermi, tra cui numerosi bambini”, ha spiegato la premier Meloni.
Chi invece, forse, si augura il proseguimento della guerra è l’Iran, lo Stato che finanzia i libanesi di Hezbollah e strizza l’occhio ad Hamas. L’ultima notizia, riguarda il candidato alle Presidenziali degli Stati Uniti Donald Trump. L’intelligence Usa avrebbe informato l’ex presidente “in merito alle minacce reali e specifiche da parte dell’Iran di assassinarlo nel tentativo di destabilizzare e seminare il caos negli Stati Uniti”, si legge in una nota sui social del tycoon. “Grandi minacce alla mia vita da parte dell’Iran. L’intero esercito statunitense sta guardando e aspettando. L’Iran ha già fatto delle mosse che non hanno funzionato, ma ci riproveranno”, ha comunicato sui suoi canali The Donald. “Sono circondato da più uomini, pistole e armi di quante ne abbia mai viste prima”, ha aggiunto Trump dopo che la sua campagna presidenziale l’ha informato delle minacce di Teheran alla sua vita.
Aggiornato il 25 settembre 2024 alle ore 12:55