mercoledì 25 settembre 2024
Ucraina, trafficanti di uomini, sicurezza ma soprattutto Medio Oriente. Sono stati questi i temi toccati da Giorgia Meloni nel suo intervento all’assemblea generale delle Nazioni unite, dove ha inoltre invitato l’Onu ad “alzare la voce” contro il Venezuela e Nicolás Maduro.
Sul conflitto tra lo Stato ebraico e Hamas, la presidente del Consiglio ha ribadito “il diritto di Israele di difendersi da attacchi esterni, come quello orribile del 7 ottobre scorso, ma allo stesso tempo chiediamo ad Israele di rispettare il diritto internazionale, tutelando la popolazione civile, anch’essa vittima in gran parte di Hamas e delle sue scelte distruttive”. Secondo questo ragionamento, quindi, l’Italia sostiene “anche il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato, ma affinché questo possa vedere presto la luce è necessario che i palestinesi lo affidino a una leadership ispirata al dialogo, alla stabilizzazione del Medio Oriente e all’autonomia”, ha aggiunto citando gli Accordi di Abramo come esempio di “convivenza e cooperazione vantaggiosa sulla base del mutuo riconoscimento”. E ancora: “Se questa è la prospettiva sulla quale tutti dobbiamo lavorare, e lo è, oggi l'imperativo è raggiungere, senza ulteriori ritardi, un cessate il fuoco a Gaza e l'immediato rilascio degli ostaggi israeliani. Non possiamo più assistere a tragedie come quelle di questi giorni nel Sud e nell’Est del Libano, con il coinvolgimento di civili inermi, tra cui numerosi bambini”, ha spiegato la premier Meloni.
Chi invece, forse, si augura il proseguimento della guerra è l’Iran, lo Stato che finanzia i libanesi di Hezbollah e strizza l’occhio ad Hamas. L’ultima notizia, riguarda il candidato alle Presidenziali degli Stati Uniti Donald Trump. L’intelligence Usa avrebbe informato l’ex presidente “in merito alle minacce reali e specifiche da parte dell’Iran di assassinarlo nel tentativo di destabilizzare e seminare il caos negli Stati Uniti”, si legge in una nota sui social del tycoon. “Grandi minacce alla mia vita da parte dell’Iran. L’intero esercito statunitense sta guardando e aspettando. L’Iran ha già fatto delle mosse che non hanno funzionato, ma ci riproveranno”, ha comunicato sui suoi canali The Donald. “Sono circondato da più uomini, pistole e armi di quante ne abbia mai viste prima”, ha aggiunto Trump dopo che la sua campagna presidenziale l’ha informato delle minacce di Teheran alla sua vita.
di Zaccaria Trevi