Confindustria, Meloni: “Qualcuno sperava nel fallimento, è andata diversamente”

Giorgia Meloni rivendica “l’operato di questi due anni”. La premier interviene alla Assemblea di Confindustria all’Auditorium Parco della Musica di Roma, subito dopo il discorso introduttivo del presidente dell’associazione industriali Emanuele Orsini e davanti alla segretaria del Pd Elly Schlein, ai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, ai presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. “Le cose – sostiene Meloni – sono andate diversamente. L’Italia supera le difficoltà meglio di altre nazioni europee. Il merito è delle imprese e dei loro lavoratori. Non è lo Stato che crea ricchezza, che invece deve fare la sua parte”. La premier non ha dubbi: “Noi dobbiamo essere insieme soddisfatti per i risultati che abbiamo raggiunto considerando il contesto in cui abbiamo operato in questi due anni, con l’inflazione, la politica restrittiva della Bce, il generale rallentamento dell’economia europea, lo scenario geopolitico”. Secondo Meloni, “un quadro che avrebbe fatto tremare i polsi a chiunque”.

Dopodiché, la premier ha applaudito gli industriali. “Avete saputo dimostrare nelle difficoltà le capacità del tessuto produttivo, smentendo i pronostici. La capacità del nostro tessuto industriale è stata spesso sottovalutata, però fatemi dire da chi è abituato a essere sottovalutato, che arriva nella storia di tutti il momento in cui non conta più quello che si presuppone, conta il valore che le persone hanno e quello che è, non quello che si vorrebbe. Quel momento – sottolinea – è arrivato con le crisi, la pandemia prima e poi la guerra. Ma le crisi, è tornata a ribadire, nascondono anche opportunità”. La presidente del Consiglio guarda al futuro. “Il prossimo obiettivo che abbiamo davanti è aumentare la produttività del lavoro”. Quindi snocciola i primati: “Mai così tanti italiani avevano lavorato dall’unità d’Italia oggi”. Sulla occupazione femminile il Governo lì ha “concentrato le risorse” perché “la vera libertà delle donne è ambire a posto di lavoro e mettere al mondo figli, è la grande sfida. È di pochi giorni fa l’emissione del nuovo Btp a 30 anni alla quale hanno partecipato oltre 400 investitori per una domanda complessiva che ha superato i 130 miliardi di euro a fronte degli 8 miliardi che offriva il Tesoro”.

Per Meloni, “è il valore della fiducia che viene riposta nell’Italia ed è un valore record che non si era mai registrato prima. Il ritrovato appeal dei titoli pubblici è uno dei dati che mi piace di più. Abbiamo deciso di concentrare le risorse per sostenere il potere di acquisto dei lavoratori. Vogliamo proseguire in questa direzione con la manovra, su cui ho ascoltato molte proposte sensate. C’è un tema di responsabilità nella gestione seria delle risorse con un Patto di stabilità con cui dobbiamo fare i conti. Siamo pronti a un confronto molto concreto nel merito. Voglio seguire la stessa impostazione: sarà una Manovra ispirata a buon senso e serietà concentrando le non molte risorse nel rafforzamento del potere di acquisto delle famiglie, in particolare con figli, sostegno alle imprese che assumono, nella difesa della salute. Siamo pronti al confronto”.

La premier sottolinea: “Abbiamo avviato le riforme del premierato, della giustizia, dell’autonomia” perché “non sarei in pace con la mia coscienza” se per “quieto vivere” non andassi avanti: “Faremo quel che va fatto, nonostante molte opposizioni” e poi “decideranno gli italiani”. Meloni ribadisce: “Abbiamo sostenuto investimenti affinché l’Italia fosse più attrattiva. Abbiamo dato un chiaro messaggio: lo Stato non avrebbe disturbato chi voleva fare ma avrebbe camminato accanto. Abbiamo detto dei no quando i no andavano detti perché i soldi dei cittadini non andavano buttati dalla finestra”. La premier professa fiducia. “Si può fare qualcosa di meglio rispetto alle previsioni della Commissione europea. Continuo a ritenere che l’obiettivo dichiarato nella scorsa Legge di Bilancio del +1 per cento del Pil sia a portata di mano, soprattutto dopo l’andamento registrato nei primi due trimestri dell’anno”.

Aggiornato il 18 settembre 2024 alle ore 16:14