Assegno unico, Mef: “Fantasiosa l’ipotesi di taglio in Manovra”

L’assegno unico universale è la principale misura di sostegno per le famiglie in vigore da marzo 2022. Secondo gli ultimi dati Inps ne beneficiano oltre 6 milioni di nuclei familiari, per un totale di 9.54.9571 figli raggiunti dal contributo. Ebbene, Repubblica, in una sua discutibile ricostruzione, sostiene che il Governo stia lavorando al cambiamento dell’assegno unico per i figli. Il piano per rivederla andrebbe nella prossima Manovra, scrive il quotidiano, e sarebbe affidato alla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella che poi passerebbe il dossier al Ministero dell’Economia. Per il Mef si tratta di una vera e propria bufala agostana. “È fantasiosa e senza alcun fondamento – sentenzia Via XX Settembre – l’ipotesi di tagli agli assegni per i figli in vista della prossima Manovra”. E la ministra invoca, addirittura, il romanzo di fantascienza La guerra dei mondi di Herbert George Wells, nella celebre versione radiofonica curata da Orson Welles. “Non so se la rassegna stampa mattutina – sottolinea Roccella – debba essere intesa come il sequel della falsa radiocronaca sullo sbarco dei marziani sulla terra di Orson Welles oppure vada presa sul serio e dunque considerata come procurato allarme. Ci auguriamo che le settimane che ci separano dalla presentazione della Manovra non trascorrano tutte così, altrimenti c’è da preoccuparsi sul serio sullo stato dell’informazione in Italia”. Per la ministra, la verità è una sola: che il nostro Governo ha sempre messo le famiglie al centro delle proprie priorità, le ha sempre sostenute come certificato dall’Ufficio parlamentare di bilancio (che ha quantificato in oltre 16 miliardi i benefici netti derivati quest’anno alle famiglie dalle politiche dell’Esecutivo), e ovviamente continuerà a farlo. Se c’è qualcuno che ha sollevato contestazioni sull’assegno unico non è certo il nostro Governo, che anzi lo ha aumentato e ne ha corretto alcune criticità, ma è l’Unione europea, che ha aperto sul provvedimento una procedura di infrazione. È sulle richieste della Ue – aggiunge la ministra – che sarebbe giusto informare i cittadini e aprire il dibattito con l’opposizione, cosa che più volte e con forza abbiamo chiesto, ma senza risposta. La Ue chiede di cancellare completamente il requisito della residenza in Italia (attualmente di due anni) per i percettori dell’assegno non lavoratori, e anche quello della durata del rapporto di lavoro (attualmente di almeno 6 mesi), e addirittura di riconoscere l’assegno anche a chi ha figli residenti all’estero. Non servirebbe più quindi vivere nel nostro Paese, ma basterebbe lavorarci anche solo per un giorno per fruire del contributo”.

Secondo Roccella, “queste modifiche, già pesanti per l’equilibrio dei conti dello Stato, avrebbero ulteriori implicazioni potenziali che andrebbero ben oltre quelle immediate, e per via giudiziaria potrebbero portare a un effetto domino incontrollabile. Dopo quello che è accaduto con il superbonus edilizio, che è arrivato a pesare sull’Italia per l’equivalente di venti finanziarie, è un’esperienza che sarebbe consigliabile non replicare. Sulle contestazioni dell’Europa all’assegno unico – dice Roccella – abbiamo chiesto più volte a tutte le forze politiche di esprimersi, abbiamo chiesto unità nella difesa di questo strumento perché è una questione che riguarda il bene comune, il bene delle famiglie italiane e non un interesse di parte. Ricordiamo tra l’altro che il modo in cui la misura è stata costruita è decisione del Governo precedente e non di quello attuale, che pure è impegnato in una importante battaglia di difesa. Rinnoviamo quindi l’invito a tutte le forze politiche a pronunciarsi, perché più che le fantasie di fine agosto, vorremmo conoscere l’opinione di politici e operatori dell’informazione sulla procedura di infrazione europea”. Secondo Roccella, “una sola cosa è chiara e indiscutibile: che il nostro Governo non sottrarrà mai un solo euro alle famiglie, nei confronti delle quali il nostro impegno resta prioritario e trasversale a tutti i ministeri. Abbiamo impiegato per le famiglie tutte le risorse possibili, e non ci sono stati avanzi perché l’incremento dell’assegno, in particolare per le famiglie numerose e per quelle con particolari fragilità, è stato significativo, con una crescita della spesa da 16 a 20 miliardi. Continueremo a stare accanto alle famiglie e ai bambini, e su questo non c’è alcun dubbio. Finché ci saremo noi al Governo – conclude – i marziani sulla terra non arriveranno e le famiglie saranno sostenute”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti rincara la dose. “Al contrario di quanto annunciato da certa solita stampa faziosa – afferma – il Governo Meloni ha sempre messo le famiglie al centro delle proprie priorità, con un aumento significativo dello stanziamento per l’assegno unico. Le richieste dell’Unione europea di modificare i criteri di accesso pongono sfide importanti, ma respingiamo con fermezza l’allarmismo infondato che sfocia – come accaduto oggi – in vere e proprie fake news. Il centrodestra guidato da Fratelli continuerà a lavorare per proteggere gli interessi delle famiglie italiane”.

Aggiornato il 29 agosto 2024 alle ore 15:58