Autonomia, ira di Zaia: “Inaccettabile narrazione degli avversari”

È un fiume in piena Luca Zaia. Il governatore del Veneto, intervistato dal Corriere della Sera in merito all’autonomia differenziata, dice: “Il centrodestra ha approvato la legge Calderoli e imposto di definire i Lep invocati da anni. Ma la narrazione che fa rabbia è quella degli avversari, che è francamente inaccettabile e una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. Dalla stessa bocca io sento dire, in sequenza, che l’autonomia è una scatola vuota e che l’autonomia è uno spacca Italia”.

Lo stesso Zaia, a conforto del suo ragionamento, evidenzia: “I miei colleghi li vedo e sento abitualmente; se non ci fosse il veto di alcune parti politiche, chiederebbero tutti maggiori strumenti. Quindi l’autonomia”. E, in relazione alle critiche, osserva: “Non c’è un merito. La narrazione è orientata a diffondere inquietudine e paura. Se dici alla gente che la loro vita cambierà in peggio, che è un progetto studiato a tavolino per far fuori il Sud, è normale che la gente sia diffidente”. Inoltre, ritiene che il referendum possa spaccare l’Italia. Più esattamente: “La cosa più vergognosa è far credere che i problemi del Sud non siano figli di una mala gestio, ed escludo gli attuali governatori, ma è accumulata nella storia. Ora senti dire che se il cittadino deve far le valigie per curarsi al Nord, è perché i soldi sono andati al Nord”.

Il vicepremier Matteo Salvini, circa la raccolta firme contro l’autonomia differenziata, nota: “Ne parliamo a settembre, ogni referendum per me è il benvenuto”. Infine, Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale, al Fatto quotidiano indica: “Mi pare che non sia mai successo qualcosa di simile. Non è questione di schieramenti politici. È che la Costituzione travalica i partiti quando si mettono d’accordo trattandola come merce di scambio. Un pezzo a te e un altro a me. Ma la Costituzione non è cosa loro, è cosa di tutti. La sollecitudine dei cittadini nel segno di questo sentimento costituzionale fondamentale è un segnale di maturità democratica”.

Aggiornato il 05 agosto 2024 alle ore 13:24