Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, accoglie i leader del G7 a Borgo Egnazia. La prima ad arrivare è la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Introducendo i lavori, la premier ricorda che l’Africa “ci chiede un approccio diverso da quello che spesso abbiamo dimostrato in passato”. Inoltre, rimarca che “sono molti i punti all’ordine del giorno” del summit. “Parleremo delle crisi in atto, a cominciare dall’Ucraina e dal Medio Oriente – continua – costruiremo a partire dai lavori della presidenza giapponese, avanzando sulla necessità di creare catene di approvvigionamento solide e controllabili, e su quella che è probabilmente la sfida più complessa del nostro tempo, l’avvento dell’Intelligenza artificiale generativa, con la necessità di coglierne le opportunità governandone i rischi”.
Ancora Meloni: “Torneremo sull’importanza di una nostra maggiore attenzione alla regione dell’Indopacifico. Ma, come sapete, la presidenza italiana ha voluto dedicare ampio spazio a un altro continente fondamentale per il futuro di tutti noi, che è l’Africa: con le sue difficoltà e opportunità ci chiede un approccio diverso da quello che spesso abbiamo dimostrato in passato”.
All’Africa, ma non solo a questo continente, si lega – ribadisce la presidente del Consiglio – “un’altra questione fondamentale che l’Italia ha messo al centro della sua presidenza, la questione delle migrazioni”. A tal proposito, segnala “il ruolo sempre più preoccupante che stanno assumendo le organizzazioni di trafficanti, sfruttando la disperazione degli esseri umani”.
Tra le altre cose, ammette: “Per noi è un onore ospitarvi, lo è per l’Italia intera e spero che in questi due giorni nonostante si lavori tantissimo riuscirete un po’ ad assaporare l’ospitalità per la quale l’Italia è famosa nel mondo. Sono molto orgogliosa, è un doppio onore per me accogliervi, tanto nella mia veste di primo ministro della Repubblica italiana quanto nella mia veste di presidente di turno del gruppo del G7. È la settima volta – afferma – che l’Italia ha la responsabilità di guidare questo forum che nel 2025 compirà 50 anni, e in questi decenni ha assunto un ruolo insostituibile nella gestione delle crisi globali, particolarmente quelle che mettono a repentaglio la nostra libertà e le nostre democrazie”.
“Il G7 – conclude – non è una fortezza chiusa in se stessa, che deve difendersi da qualcuno, ma è un’offerta di valori che noi apriamo al mondo, per avere come obiettivo uno sviluppo condiviso. L’Italia ha scelto di ospitare il summit dei leader in Puglia, non è stata una scelta casuale: lo abbiamo fatto perché la Puglia è una regione del Sud Italia, il messaggio che vogliamo dare è di un G7 che sotto presidenza italiana vuole rafforzare il suo dialogo con le nazioni del Sud globale, perché questa terra è storicamente un ponte tra Occidente e Oriente, è una terra di dialogo al centro del Mediterraneo, quel mare di mezzo che collega i due grandi spazi marittimi del globo, l’Atlantico e l’Indopacifico”.
Aggiornato il 13 giugno 2024 alle ore 17:34