Ok al decreto Salva-casa. “Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto: approvato in Consiglio dei ministri il decreto Salva-casa”. Questo il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sui social dopo il Consiglio dei ministri. “Tra le misure, l’inserimento nel criterio di edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, l’ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive, la semplificazione dell’accertamento di conformità eliminando la doppia conformità (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e la fine del paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’Amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l'istanza si considera accettata. Viene semplificato inoltre li cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali”, sottolinea su X. E ancora: “Un decreto di buonsenso che regolarizza piccole difformità, liberando finalmente gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie e restituendo il pieno utilizzo degli immobili ai legittimi proprietari”.
Confedilizia, in una nota, osserva: “L’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto sulle semplificazioni edilizie e urbanistiche è una buona notizia. Si tratta di misure di buon senso, che saranno utili ai proprietari di casa e al mercato immobiliare. Ora la palla passa al Parlamento, che potrà valutarle ed eventualmente perfezionarle”. E continua: “La diffusione delle bozze del provvedimento ha scacciato i fantasmi del fantomatico condono, lasciando spazio a quanto il ministro Salvini aveva annunciato per la prima volta in un convegno della Confedilizia a Piacenza nel settembre del 2023 e poi illustrato al Ministero delle infrastrutture il 4 aprile scorso”.
Salvini, dopo il Cdm, insiste: “Molto soddisfatto dell’intervento, una volta pubblicato in Gazzetta ufficiale entrerà nelle case di milioni di italiani in maniera risolutiva. È una rivoluzione liberale, passiamo dal silenzio rigetto al silenzio assenso. È una bellissima giornata non solo per i proprietari ma per tutto il settore edilizio”.
Sempre Salvini: “Il Comune incassa, il cittadino paga e rientra in possesso del suo bene. Può vendere”. Le norme, prosegue, consentiranno di sanare “piccole irregolarità non è un condono sull’esterno”.
Il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, commenta: “Ben vengano gli interventi che contribuiscono a fare chiarezza e a superare incertezze normative e burocratiche mai risolte, semplificando la gestione del patrimonio immobiliare privato e favorendone la manutenzione. Il provvedimento punta a definire una adeguata regolamentazione delle situazioni di irregolarità formale, causate da una normativa farraginosa, che impediscono il pieno godimento dei beni immobili, bloccandone anche la valorizzazione economica. In questo modo, si potrà ridare slancio al mercato immobiliare, rimuovendo gli ostacoli che, pur non essendo rilevanti per gli interessi pubblici generali e per la sicurezza degli edifici e dei territori, rallentano la compravendita e impediscono la riqualificazione degli immobili”.
Aggiornato il 24 maggio 2024 alle ore 19:34