Salvini: “Un dovere cambiare il green deal”

“Cambiare il green deal è un dovere. Come l’hanno scritto è irraggiungibile, a meno di desertificare il Paese ovvero essere green e disoccupati”. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, durante il confronto con la Cna. E ancora: “I numeri dicono che stanno facendo danni ambientali, oltre che danni economici e sociali”. Perché “il Co2 in Cina non rimane in Cina”.

Salvini, a seguire, nota: “È urgente il tavolo sull’automotive”. “Sulla scelta dell’auto tutta elettrica dal 2035”, per il vicepremier, è necessario “allungare i tempi. L’Italia è all’avanguardia per i biocarburanti, che al momento non sono previsti, ed è folle”. Per il leader leghista il 2035 è irraggiungibile, serve “aggiungere 15 anni a allargare a fonti come il biocarburante”.

Matteo Salvini, a seguire, sottolinea: “Venerdì se tutto va bene porto in Cdm, a breve ho la ventesima riunione tecnica, il primo passaggio del piano casa che riguarda gli immobili privati. Poi stiamo lavorando anche sui pubblici”. In più, parlando del codice degli appalti, rivela che “ci sono delle situazioni da affinare. Dopo un anno di pratica, il 1 luglio 2024 anche la Cna verrà al tavolo e vediamo ciò che ha funzionato e ciò che va ricalibrato”.

Su Radio 1, infine, Matteo Salvini dice: “Se sono contrario alla difesa europea? Sì, perché poi chi comanda? Macron? Io credo in una politica industriale comune”. Non solo: “Se rischiamo di tornare al redditometro? No, assolutamente, il redditometro è uno degli errori del passato. Potenziare gli strumenti per la lotta alla grande evasione sì, colpevolizzare il benessere no”.

Aggiornato il 22 maggio 2024 alle ore 15:23