Meloni: “Possibile cambio in Europa, se i conservatori saranno uniti”

“Mi piacerebbe se chi mi vota scrivesse Giorgia sulla scheda, anche solo Giorgia. Anche perché la cosa di cui vado più fiera è che dopo un ano e mezzo da presidente del Consiglio gran parte persone si rivolge a me dandomi del tu e chiamandomi Giorgia. Vado fiera, perché il ruolo non ha creato distanza e sono ancora una persona del popolo”. Così Giorgia Meloni, ospite di Mattino Cinque, su Canale 5, nel rispondere a chi le chiedeva se la scelta di farsi votare con il solo nome alle Europee fosse un trucco come sostenuto dalle opposizioni. “Un trucco? Questi dibattiti della sinistra non li seguo più – cha confessato – che devo dire… Giorgia Meloni detta Sbirulino?”.

Sempre Meloni: “I partiti di centrodestra sono partiti potenzialmente alleabili. Voglio provare, cosa non facile ma affascinante, a rifare in Europa quello che fatto in Italia, alleare partiti compatibili tra loro in termini di visione pur con sfumature completamente diverse – perché poi ci sono anche delle differenze come ci sono in Italia – e mandare all’opposizione la sinistra. È una sfida difficile, ma è una sfida che secondo me si può arrivare a centrare”.

La stessa Meloni, intervenuta in video-collegamento con la kermesse di Vox a Madrid, ha sottolineato che l’8 e il 9 giugno saranno “elezioni decisive”. Da qui, ha segnalato che “un cambio in Europa è possibile se i conservatori europei saranno uniti. Siamo il motore del rinascimento del nostro continente. Per la prima volta l’esito delle elezioni europee potrebbe sancire la fine di maggioranze innaturali e controproducenti”. Non solo: “Caro Santiago, amico mio. Abbiamo iniziato il nostro percorso comune al Parlamento europeo nel 2019. E da allora i nostri percorsi politici sono sempre stati molto simili. Fin dal primo momento – ha ribadito – hanno cercato di disprezzarci. Hanno cercato di isolarci. Hanno cercato di dividerci. E hanno finito per rafforzarci. Dicevano – ha proseguito – che non saremmo stati all’altezza. Che volevamo distruggere l’Europa. Dicevano che non saremmo mai diventati abbastanza credibili per contare, per essere decisivi. E mentre loro si godevano le loro rasserenanti certezze, noi – ha continuato – abbiamo lavorato e guadagnato terreno, credibilità, spazio. Ed eccoci qui. Continuando insieme”. Con l’assunto: “Fratelli d’Italia è il primo partito italiano e ho l’onore di servire la mia nazione come capo del Governo. E anche se alcuni non si sono ancora rassegnati, e altri si chiedono come sia potuto succedere, io sono il primo presidente del Consiglio della destra nella storia della Repubblica italiana, e sono addirittura una donna. Nel frattempo, Vox è diventato il terzo partito più grande in Spagna. Un partito solido e ben radicato sul territorio nazionale. Una partita che ha un grande futuro davanti e che sarà decisiva per cambiare sia Madrid che Bruxelles”.

Meloni, inoltre, ha segnalato che il l’Europa “è un continente stanco, sottomesso e anche un po’ viziato, che pensava di poter scambiare identità con ideologia, libertà con comodità, e oggi paga inevitabilmente il prezzo delle sue scelte. Ma non tutto è perduto. Il nostro continente vive una fase di grande incertezza, di declino, e ha bisogno di noi. La sinistra europea, causa principale di questo declino, ci accusa di voler distruggere l’Europa. Ma le bugie sono sempre una buona notizia, perché chi ha bisogno di nascondere qualcosa mente. E ciò che la sinistra deve cercare di nascondere agli occhi dei cittadini è che sono stati loro, con le loro ricette folli, il loro centralismo ideologico, la loro mancanza di visione, i principali artefici dei fallimenti di questa Unione europea, gigante burocratico che pretende di regolamentare tutti gli aspetti della nostra vita pur non riuscendo ancora a darsi una chiara missione geopolitica”.

Giorgia Meloni, infine, ha detto: “Ci opporremo a chi vuole mettere in discussione la famiglia, quale pilastro della nostra società, a chi vuole introdurre la teoria gender nelle scuole, a chi intende favorire pratiche disumane come la maternità surrogata. Nessuno mi convincerà mai che si possa definire progresso consentire a uomini ricchi di comprare il corpo di donne povere, o scegliere i figli come fossero prodotti del supermercato. Non è progresso, è oscurantismo, e sono fiera che al parlamento italiano sia in approvazione, su proposta di Fratelli d’Italia, una legge che vuole fare dell'utero in affitto un reato universale, cioè perseguibile in Italia anche se commesso all’estero”.

Aggiornato il 20 maggio 2024 alle ore 16:34