Tu chiamalo, se vuoi, soccorso rosso. Potere al popolo – con un colpo di reni – invita l’alveo progressista radicale a votare per Ilaria Salis, l’insegnante antifà detenuta a Budapest, candidata alle prossime Europee in quota Verdi-Sinistra. Un appello che giunge nei giorni scorsi. Una chiamata per “liberare Ilaria” e per sottrarre “dalle mani del nemico una dei nostri”.
Ora, la mossa della disperazione di Alleanza Verdi Sinistra è chiara: raggiungere il 4 per cento. Che farebbe gridare al miracolo. Eppure, Potere al popolo, nel proclama, sottolinea la propria posizione di incompatibilità con Avs che, dicono, “in tutti questi anni ha agito ripulendo la facciata del centrosinistra. Comprendiamo quindi – aggiungono – la sensibilità di chi non se la sente di votare una forza compromessa con il Partito democratico”.
A pensarci bene, la posizione fa un po’ ridere: da una parte, l’invito a votare Salis. Dall’altra, però, viene detto candidamente che la lista che la presenta provoca dei rigurgiti. Di non si sa quale specie. Insomma, un po’ tutto e il contrario di tutto. O meglio, un cortocircuito della sinistra gruppettara. Adelante.
Aggiornato il 02 maggio 2024 alle ore 13:45