“Lei è ebrea?”: la domanda alla senatrice di Fdi

C’è un caso sollevato da Fratelli d’Italia in Commissione di Vigilanza. Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia, denuncia che nel corso di Radio Anch’io su Radio 1, viene domandato alla senatrice di Fdi, Ester Mieli se fosse ebrea. Una domanda all’interno di una discussione relativa alle proteste degli studenti negli atenei universitari per la guerra in Palestina.

Così i componenti di Fdi nella commissione di Vigilanza sulla Rai: “Esprimiamo solidarietà alla senatrice Ester Mieli, che in apertura del suo collegamento alla trasmissione Radio Anch’io si è vista chiedere dal conduttore, Giorgio Zanchini, se lei fosse ebrea. Una richiesta – insistono – che, oltre riportare alla mente lugubri ricordi, è inaccettabile e intollerabile specie in un momento quale questo pervaso da un antisemitismo sempre più dilagante, alimentato all’interno delle Università da estremisti di sinistra verso cui ancora attendiamo parole di condanna da parte della sinistra e in particolare del Partito democratico e di Elly Schlein”.

Sulla questione interviene anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “Esprimo solidarietà alla senatrice Ester Mieli che durante la trasmissione di Rai Radio 1, Radio anch’io, si è trovata di fronte a un conduttore, che le ha chiesto “lei è ebrea?”, non si capisce con quale intento. Forse – si domanda Gasparri –quello di connotare le sue opinioni in merito ai fatti in corso in Italia o in Medio Oriente? Una condotta incredibile, che potrebbe denotare una sorta di pregiudizio o quanto meno una inadeguata professionalità. Un episodio grave ed inquietante. Sul quale la Rai – spiega Gasparri – dovrebbe intervenire con immediatezza. Alla vigilia del 25 aprile, si tratta di una vicenda sconcertante. Ora, quando si partecipa a una trasmissione Rai, si dovrà indicare prima l’eventuale confessione religiosa o altri dati? E poi se ci sono troppi cristiani, troppi ebrei o troppi musulmani si faranno dosaggi o esclusioni? C’è chi parla di un episodio di antisemitismo. Certo di questo grave scandalo si dovrà discutere a fondo”.

Per la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, “sentirsi rivolgere una domanda diretta sulla propria fede religiosa rappresenta una violazione della sfera più intima, resa ancora più grave dall’intenzione, da parte del giornalista, di connettere l’opinione della collega al suo credo religioso”. La deputata del Partito democratico, Lia Quartapelle, scrive su X: “Solidarietà alla senatrice Ester Mieli oggetto di un inaccettabile pregiudizio. Conoscendola, sono certa che non si farà fermare nell’esprimere il proprio pensiero, ma quanto accaduto è la spia di pregiudizi antisemiti radicati che da tempo inquinando il dibattito pubblico”.

Aggiornato il 24 aprile 2024 alle ore 13:58