La protesta dei trattori non ha freni, mentre il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al Consiglio informale Mercato interno e Industria (a Genk), osserva: “Quello che abbiamo visto in questi giorni in molti Paesi europei è un segnale d’allarme. Oggi sono in piazza gli agricoltori, i trattori. Se non ci muoviamo in fretta, tra breve troveremo in piazza gli operai e le imprese europee. In Italia, e credo che un proverbio simile sia anche in altri Paesi, si dice: prevenire è meglio che curare. È meglio muoversi prima, piuttosto che reagire ed essere costretti a muoversi dopo e sulle richieste di proteste popolari”.
Partiti dal presidio di via Nomentana, scortati dalle forze dell’ordine, quattro trattori del movimento Riscatto Agricolo, per una sfilata lungo le strade della Capitale in rappresentanza della protesta degli agricoltori. Dopo lo stop alla manifestazione in piazza San Giovanni, Salvatore Fais, leader di Riscatto agricolo, nel corso della trasmissione televisiva Agorà rivela: “Stasera faremo un giro di tutto il Raccordo. Stiamo definendo gli orari. Di giorno avrebbe creato troppo scompiglio”. Una cinquantina di agricoltori e allevatori del Collettivo agricoltori autonomi Alessandria-Asti è in viaggio – con pullman e con mezzi propri – in direzione Sanremo per il presidio autorizzato tra le 13 e le 17. Così in una nota: “Il comunicato che sarà letto questa sera sul palco del Teatro Ariston durante il Festival è stato condiviso e sottoscritto con il comitato Riscatto Agricolo di Melegnano (Milano). Al presidio di Sanremo anche una ventina di trattori provenienti da Mondovì (Cuneo)”. Allo stesso tempo, il collettivo Agricoltori Autonomi proseguirà con la mobilitazione già dalla prossima settimana: “In questi giorni i vari movimenti e gruppi piemontesi si stanno incontrando per concordare insieme azioni collettive”.
La protesta resta in viva pure in Spagna. Qui viene lanciato un appello alla società civile, per unirsi “con carovane di auto” alle colonne di trattori, per bloccare le strade di accesso a Madrid, dalla mezzanotte fino a tutto domani. Questo il messaggio dalla piattaforma 6 Febbraio. Cortei di mezzi agricoli si dirigono verso “tutte le prefetture di Spagna” per ottenere l’autorizzazione delle proteste di domani. Il ministro degli Interni, Fernando Grande-Marlaska, fa sapere che la prefettura di Madrid non ha, al momento, alcuna comunicazione della protesta convocata per domani dagli agricoltori nella capitale. Inoltre, dice che “tutte le manifestazioni e concentramenti devono essere comunicati e può anche essere negata l’autorizzazione per motivi di sicurezza o chiedere la modifica dei percorsi indicati”. Tra l’altro, in relazione ai blocchi stradali e ai tafferugli delle scorse ore, osserva che “quando si esercita la violenza si scredita la materializzazione di un diritto costituzionale” a manifestare. “Per questo ci sono le forze e corpi di sicurezza per agire ed evitare atti illegittimi che possano inibire il diritto dei cittadini alla libera circolazione e a svolgere le proprie attività”. I cortei, comunque, sono presenti in varie zone della Spagna. Le principali organizzazioni agricole (Asaja, Coap e Upa) restano in prima fila con i collettivi indipendenti a Bilbao, Badajoz, Zamora e Benavente. Rallentamenti e blocchi alla circolazione nella provincia di Logrono. Colonne di mezzi intasano l’autostrada A-7278 nella provincia di Malaga.
Aggiornato il 09 febbraio 2024 alle ore 12:33