Gianni Alemanno, già sindaco di Roma e ministro delle Politiche agricole e forestali, spiega a L’Opinione delle Libertà le ragioni di “Indipendenza!”: partito che mette insieme, nel nome delle istanze sociali, diverse esperienze politiche.
Soprattutto Alemanno parla di come la politica italiana rimanga ostaggio di interessi multinazionali, molto ben rappresentati dai lobbisti accreditati presso le sedi delle istituzioni europee. Alemanno rammenta la sua profonda conoscenza delle logiche che albergano a Roma e a Bruxelles; quindi, spiega come sia possibile rompere lo schema von der Leyen per scongiurare la morte dell’agricoltura e la fine dell’artigianato per mano delle varie norme Ue.
Ma precisa di non essere contro i popoli europei, bensì contro il conciliabolo che gestisce l’Europa contro la volontà della gente. Così “Indipendenza!” mette in discussione norme e trattati avvertiti dagli italiani come imposizioni che generano disoccupazione e povertà. Sotto accusa le politiche “green”, in buona compagnia dei vari limiti e obblighi.
Aggiornato il 02 febbraio 2024 alle ore 10:13