“Forza Italia garantisce il Sud, quindi la riforma delle autonomie che entra nell’Aula del Senato andrà avanti e i Lep e tutti i livelli di assistenza dovranno essere garantiti per evitare che ci siano Regioni di serie A e B”. Non molla di un centimetro Maurizio Gasparri. Il capogruppo di Fi a Palazzo Madama, sul tema, rilancia: “La riforma andrà avanti e noi siamo impegnati per garantire tutte le Regioni. Se Fi voterà gli emendamenti di Fratelli d’Italia? Abbiamo una riunione per valutarli, sono pochi emendamenti”.
Parlando poi di autonomia differenziata, c’è anche il commento di Sabino Cassese. Il costituzionalista, in un’intervista a Repubblica, spiega che ciò può rappresentare un’occasione per il Mezzogiorno: “Nulla impedisce alla Puglia, alla Calabria, alla Campania di chiedere, una volta aperta la porta delle intese, più autonomia. Chi ha più gambe corre, poi vince chi ha quelle migliori”.
Chi critica la riforma, però, sostiene che si potrebbe creare una spaccatura tra Nord e Sud, con il primo sempre più ricco e l’altro più povero. Così Cassese: “Se ciò accadrà dipenderà dall’incapacità delle regioni meridionali di sfruttare adeguatamente le risorse di cui dispongono, un problema che perdura dall’Unità d’Italia”. Inoltre, ammette: “Collegando i Lep, i livelli essenziali di prestazione, all’autonomia differenziata, Calderoli dà piena attuazione al dettato costituzionale: prestazioni uguali per tutti, in un secondo momento le intese per le differenziazioni”. Dopotutto, osserva, il ministro Calderoli “non ha fatto altro che unire due riforme volute dal centrosinistra. E del resto ben 14 Regioni avevano chiesto la differenziazione, tra cui l’Emilia-Romagna”. Insomma, con la riforma nessuna spaccatura dello Stivale: “Quella c’è già, e non dipende certo da questa riforma. Da Roma a Milano in treno ci vuole circa la metà del tempo che ci mettiamo da Roma a Cosenza, che sono più vicine. Il Sud – termina – ha un terzo della popolazione ma occupa i due terzi del pubblico impiego. Si chiama fame di posti”.
Opposto, infine, il pensiero del Partito democratico. Marco Sarracino, deputato e responsabile della segreteria nazionale, nota: “Al Senato inizia il dibattito sull’autonomia differenziata. Il Pd continuerà a battersi in Parlamento e nel Paese contro un disegno che spacca l’Italia e aumenta disuguaglianze e divari”.
Aggiornato il 16 gennaio 2024 alle ore 19:06