Meloni alle Europee? “Sarebbe un bel segnale”

Giura che è finito il periodo in cui “affaristi e faccendieri avevano voce in capitolo sulle questioni di Governo”. Inoltre, sull’eventuale candidatura di Giorgia Meloni alle Europee, confessa: “Sarebbe un bel segnale”. Perché se dovesse ottenere “un tripudio di preferenze certificherebbe l’ottimo stato di salute dell’Esecutivo. Però bisogna vedere quanto questa sfida assorbirebbe tempo ed energie”. Ecco alcuni passaggi dell’intervista al Corriere della Sera di Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’attuazione del programma.

Nel suo ragionamento, non manca il passaggio sulle Regionali: “La grande forza del centrodestra è sempre stato il rispetto della volontà e del sentimento popolare. Questo vuol dire anche cercare il più possibile di tenere conto dei rapporti di forza tra i partiti del centrodestra, anche nella scelta dei candidati. Riusciremo a trovare un punto di equilibrio”.

Poi aggiunge: “Tommaso Verdini è un tesserato del Pd e nulla ha a che fare con il centrodestra. Emanuele Pozzolo ha avuto un comportamento irresponsabile che non può essere tollerato. FdI lo ha sospeso, ma trovo assurdo il tentativo di trasformare una condotta personale, per quanto grave, in un caso politico per attaccare un intero partito”. Altro tema “caldo” di questi giorni in seno alla politica è la commemorazione in via Acca Larenzia, a Roma, zona Tuscolano. Un appuntamento che, insiste Fazzolari, va avanti “in quelle stesse forme” da ormai oltre 40 anni. E ricorda: “Nel frattempo hanno governato sia il Pd, sia Renzi e Conte che oggi si scandalizzano”.

Al netto di tutto, Fazzolari tiene a sottolineare i risultati del Governo, rimarcando di aver ereditato una situazione complicata. Pur nelle difficoltà, l’attuale squadra al timone del Paese è riuscita “a invertire la rotta, dando credibilità e stabilità all’Italia”. Oltre a creare “un clima di fiducia” intorno all’Esecutivo. Provare per credere? “+520mila occupati in un anno, record del numero di occupati, dell’occupazione femminile e di quella stabile, + 28 per cento della Borsa nel 2023, spread sotto controllo, successo dei titoli di Stato”. Infine, sull’adeguatezza della classe dirigente di Fratelli d’Italia, osserva: “Penso che a giudicare su quanto sia adeguata una classe politica debbano essere gli italiani. E per fortuna sinora i consensi per Fdi sono in costante crescita”. Con una precisazione: “Non siamo arrivati al Governo dopo una intera vita di militanza per scendere a patti con persone di cui non abbiamo alcuna stima”. Un messaggio chiaro a quelle forme di “accattonaggio molesto” che gravitano “dentro i palazzi del potere”.

Aggiornato il 10 gennaio 2024 alle ore 14:44