Chi pensa che gli eredi della fu sinistra siano scivolati solo su Chiara e lo Scuro forse ha una visione riduttiva del problema. Qualcuno, nel Partito democratico, tempo fa iniziò a pensare che la propaganda progressista dovesse seguire alla lettera gli spifferi del mercato. Così i maghi della comunicazione hanno silenziosamente concluso che la politica non interessi più e che il prodotto Piddì vada venduto come involucro passivo di sorprese vistose quanto inconsistenti.
Hanno scartato, iniziando dai propri vertici, tutto ciò che ricordava qualsiasi forma di socialismo sostituendolo non con il capitalismo, che sarebbe già un concetto politico, ma con l’iper-consumismo, cavalcandone addirittura forme nuove e scatenate, senza preoccuparsi dei rischi. Forse l’equivoco sta nell’esempio cinese, oggi volàno del consumismo mondiale, patria di neo-miliardari veri, ma su fondo rosso, ormai solo per vivacità cromatica. Ma lì si lavora, si produce, non ci si accontenta di arruolare le chiappe di Elodie per dimostrare che la fu sinistra arrapa. Queste nuove genialate sembrano aver messo in secondo piano i Guccini, i Vecchioni, i quali scrivevano invece Sinistra con la maiuscola, per puntare su nullità iscritte in contumacia come simboli del vuoto spinto. Anche la mensa dei poveri di Massimo Bottura è amica del Pd, ma in Emilia le stelle non bastano: contro la macchina oleata locale non si può combattere, meglio tenersela amica. E poi lui serve tortelloni, per togliere dallo stemma della gauche l’imbarazzante allure du caviar.
Pdl fu Popolo della Libertà, dunque l’acronimo è bruciato, e non si può usare per il Partito del Lusso. D’altra parte, il concetto non è nuovo: citare la Capalbietà è perfino banale, ed è sfizioso far notare che, a Roma, viale Gramsci è ai Parioli, non alla Giorgiatella. Agli strateghi della comunicazione bisogna dare però atto di aver pensato anche alla questione morale, adottando famiglie di vittime. Basta una parola chiave, Cucchi-senatrice, per far capire chi sta da quale parte. Ora, in rampa di lancio ci sono alcuni Cecchettin, mentre vengono regolarmente ignorati tutti i morti meno interessanti. Per non parlare della cura con cui si evita di citare le Saman e le altre malefatte di risorse boldriniane, quelle a cui si regalano orologi a cucù.
Una previsione: in futuro scelte prudenti, cambierà la tipologia dei testimonial, meno divini, meno pantocratici. E la zeta sarà abolita dall’alfabeto.
Aggiornato il 02 gennaio 2024 alle ore 10:49