Italia-Albania: sospeso l’accordo sui migranti

In Albania il percorso per l’approvazione dell’intesa con l’Italia sui migranti subisce un arresto. O meglio, la ratifica dell’accordo sottoscritto tra Giorgia Meloni ed Edi Rama è sospesa dalla Corte costituzionale, che così decide di vagliare due ricorsi presentati dall’opposizione. Quindi, non è una “bocciatura”, come sostenuto nel nostro Paese dal fronte della minoranza. La sentenza di merito dovrà giungere entro tre mesi. Antonio Tajani, ministro degli Esteri, dice di non essere preoccupato dalla decisione presa dall’Alta corte albanese. E specifica: “Credo che sia una questione di tipo giuridico, che si risolverà in tempi abbastanza rapidi. Però non tocca a noi commentare le decisioni della Corte di un Paese candidato a far parte dell’Unione europea”.

“La Costituzione albanese, automaticamente, prevede una sospensione, perché a differenza di quanto accade da noi, la Carta albanese può fermarlo prima che si faccia e non dopo, per cui è un passaggio normale”: questo il commento del presidente di Fratelli d’Italia in Senato, Lucio Malan. Sollecitato poi sul fatto che in Albania l’opposizione di destra sia contraria all’accordo, replica: “Sì, è di destra. Loro sono quelli che erano stati indicati dalla sinistra italiana come bruttissimi, terribili perché sono di destra e invece ora sono tutti contenti, nella sinistra italiana, che questa terribile opposizione di destra albanese fa quello che vorrebbero fare loro cioè danneggiare e mettere i bastoni tra le ruote a una cosa che sicuramente è positiva per l’Italia”.

“Noi siamo convinti della bontà giuridica del nostro provvedimento come ne è convinto Edi Rama. C’è stata la richiesta di un approfondimento per tre mesi e riteniamo la cosa del tutto legittima che conferma che l’Albania è uno Stato serio di diritto”. Così Edmondo Cirielli, viceministro agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale. “È chiaro che ogni nazione ha per fortuna delle dinamiche democratiche, dei pesi e contrappesi – prosegue – il fatto che una Corte possa sospendere, perché non ha bocciato la decisione di un premier, è la conferma che l’Albania non è quel Paese delle banane che la sinistra ha voluto in qualche maniera dipingere, in maniera offensiva e forse razzista nei confronti degli albanesi”.

In un’intervista al Corriere della Sera, Holta Zaçaj – presidente della Corte costituzionale albanese – chiarisce: “Viene sospeso l’iter che porta alla ratifica dell’intesa dal momento che oltre un quarto dei deputati albanesi ci ha chiesto di controllare la costituzionalità o meno del protocollo siglato tra i due Paesi. Noi abbiamo valutato che il ricorso soddisfa i criteri di ammissibilità e secondo le nostre norme questo porta automaticamente allo stop delle procedure parlamentari per la ratifica. Però lo voglio precisare: non siamo entrati nel merito del protocollo firmato”.

Aggiornato il 14 dicembre 2023 alle ore 17:22