Salvini: liberare l’Europa

Un centrodestra unito e “determinato” ha la possibilità di liberare Bruxelles da chi “la occupa in modo abusivo”. Quella di Matteo Salvini, se non è una bordata, poco ci manca. Il leader della Lega nel corso della convention dell’eurogruppo Identità e democrazia (Id), fissa i suoi paletti. A Firenze, nella Fortezza da Basso, in completo nero, nel corso dell’evento Free Europe innanzitutto afferma che “Tajani sbaglia” a dire che non si alleerà mai con Afd e con Marine Le Pen. Dopodiché entra nel dettaglio: “Mi spiacerebbe che qualcuno di centrodestra preferisse la sinistra ad alleati di centrodestra. Io posso dire che chi sceglierà la Lega in Europa, sceglie l’alternativa a sinistra. Quindi, rinnovo l’invito al centrodestra in Italia a essere unito in Europa, poi non posso imporre niente controvoglia a nessuno”.

Il leader del Carroccio, a seguire, indica: “Ho ascoltato amiche e amici di Paesi diversi, con culture diverse. Identità e democrazia è un’unione tra diversi”. Parla di giornata storica, perché “può vedere la luce il Rinascimento dell’Europa che sarà fondato sul lavoro e diritti. Gli europei avranno una scelta, da una parte la libertà dall’altra la paura, da una parte i diritti e il lavoro, dall’altra l’estremismo”. Inoltre, sottolinea: “Mi sono riletto un passaggio della Bibbia, quello di Davide e Golia, che è confacente a quello che stiamo facendo oggi. Golia cercava uno sfidante tra gli israeliti, e tutti scappavano. Oggi Golia è rappresentato da burocrati e banchieri che sono i primi euroscettici. A Firenze ci sono gli amici dell’Europa, i difensori dell’Europa. Sapete come è finita, Davide ha sconfitto Golia che sembrava invincibile. A Firenze ci sono donne e uomini che sconfiggeranno un gigante che il primo nemico dell’Europa è che è la realtà burocratica massonica. Noi del Golia Soros, che distrugge le nostre civiltà, non abbiamo nessuna paura”. Con la postilla: “Non c’è un’alleanza politica e partitica ma un sentimento di amicizia: su questo palco si sono alternati leader che, come in una storia d’amore e professionale, conoscono alti e bassi. È accaduto in Francia, in Olanda, in Italia. Ma Identità e democrazia c’è e sarà determinante in Europa, perché nessuno ha mai abbandonato un amico momentaneamente in difficoltà. Troppo facile allearsi solo con chi vince”. Infine, a margine della kermesse, precisa che la Lega e tutti gli altri del gruppo Identità e democrazia che siedono al Parlamento europeo “hanno chiaramente sostenuto ogni intervento in difesa dell’Ucraina, coi fatti, coi volti e coi soldi. Il resto sono chiacchiere. Mi preoccupano i filo-palestinesi, i filo-Hamas, che sono abbondanti, anche oggi, ieri e anche domani”.

Non sono mancate le reazioni degli alleati della Lega. Il presidente di Noi moderati, Maurizio Lupi, si smarca: “L’estrema destra non è e non potrà essere l’orizzonte politico del centrodestra italiano, che ha una storia moderata e riformatrice e che ha davanti a sé, anche in Europa, la sfida del Governo. Il nostro obiettivo è rafforzare l’asse tra la nostra famiglia popolare con i liberali ed i conservatori, con la consapevolezza che da soli non ci si salva, come sa bene il ministro Salvini, che conosce l’importanza delle risorse europee per realizzare le nostre infrastrutture strategiche. La sfida è costruire insieme un’Europa più forte e meno burocratica, che punti meno al rigore improduttivo e più a crescita e sviluppo con la revisione del Patto di stabilità”. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in un’intervista al Corriere della Sera dichiara: “Gli ultimi anni hanno ampiamente dimostrato i limiti sui grandi temi della attuale Ue su politica estera, difesa, immigrazione, economia comune più solidale. Qualche segnale positivo si intravede per costruire un’area popolare e conservatrice alternativa a una sinistra progressista e sempre più condizionata dall’estrema sinistra”. Ma quindi quali saranno le alleanze dopo le Europee? “Si ragionerà sulla base dei valori, programmi e numeri quale alleanza sarà possibile costruire. Certamente, con la Lega c’è grande sintonia sulla stragrande maggioranza dei temi e qualche differenza. Tra queste l’appartenenza, in questa legislatura, a diverse famiglie europee. Per noi alcuni paletti sono chiari in Italia e in Europa, tra questi il sostegno all’Ucraina e la difesa della libertà di Israele. E questo con alcune forze politiche impedisce ogni alleanza”.

Aggiornato il 05 dicembre 2023 alle ore 09:42