In una mattinata freddina di dicembre c’è poca gente nell’Aula della Camera. E a Guido Crosetto, dopo l’interpellanza sul tema giustizia a seguito dell’intervista apparsa sul Corriere della Sera nei giorni scorsi, non resta che dire: “C’era poca gente. Ringrazio Schlein e Conte per la loro presenza. Hanno dimostrato che era vera la loro attenzione”. Un atteggiamento, quello delle opposizioni, ritenuto strano dal ministro della Difesa: “Ho detto che volevo andare in Commissione e non mi hanno voluto, ho detto che tornerò anche in Aula. Più di così? Posso passare il pranzo di Natale a casa di tutti”.
Più seriamente, Crosetto osserva: “Sono profondamente colpito dal tentativo di mistificazione delle mie parole. Non ho detto che a me raccontano di incontri segreti, di cospirazioni. Do lettura – sottolinea – di alcuni interventi pubblici che io reputo gravissimi sulla questione giustizia. Io ho totale fiducia nella magistratura ma so discernere, mi riferisco ad alcune cose pubbliche che ho sentito in cui qualcuno ha parlato di una magistratura che deve avere una fisiologica funzione antimaggioritaria a tutela dei diritti”. E aggiunge: “Non penso che possa esistere una riforma della giustizia contro la magistratura e non penso – l’ho sentito dire in molti convegni di Area – che ci possa essere un conflitto permanente tra magistratura e politica. Il tema è: quali sono le regole su cui fondiamo questo delicato equilibrio? Non penso – ribadisce – che esista un organo dello Stato che sia il contraltare di un altro. La riforma della giustizia? Parlate con Nordio. Io ho lanciato un allarme, una cosa che non c’entra nulla con la riforma, che parla di giustizia con la G maiuscola”.
Sull’argomento, il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, in un’intervista pubblicata su Qn commenta: “Il richiamo a parole come tregua all’interno di una rappresentazione, molto diffusa nei media, di uno scontro politica-magistratura non aiuta a comprendere quel che accade. Nessuna tregua perché non c’è mai stata battaglia: si tratta di una normale dialettica che vivifica la vita istituzionale”. E termina: “Con il ministro Crosetto abbiamo avuto un breve contatto e confidiamo che possa trovare quanto prima il modo di spiegare meglio, non tanto a noi quanto alla pubblica opinione, le ragioni della sua preoccupazione. Siamo certi che quando lo farà, ogni ombra sulla magistratura o suoi gruppi sarà fugata. I magistrati agiscono nel pieno rispetto dei doveri del loro ufficio, onorando il giuramento sulla Costituzione”. Con una chiosa sul fatto che a volte si parli di giustizia a orologeria: “Le coincidenze sono frutto di letture malevole, che manipolano in racconti preordinati i dati di realtà”.
Aggiornato il 02 dicembre 2023 alle ore 08:47