“Nelle mie pubblicazioni degli ultimi venti anni ho scritto che questo esame è previsto per la polizia giudiziaria, e quindi non sarebbe uno scandalo se fosse esteso ai pm che ne sono i capi”. Così Carlo Nordio in un’intervista al Corriere della Sera. Il ministro della Giustizia, nel colloquio con il quotidiano, osserva: “Da lì a dire che mi sono scontrato con il sottosegretario Mantovano ce ne corre. Si tratta di un argomento delicatissimo, che va discusso con grande pacatezza e con le interlocuzioni del Csm e degli ordini forensi”.
Ancora il Guardasigilli: “Il ministro Crosetto non è solo un amico ma è un politico con cui siamo in consonanza praticamente su tutto. Non ha mai parlato di complotti ma ha interpretato la preoccupazione della politica per gli atteggiamenti di alcuni magistrati”. Sulle richieste di Forza Italia di approvare la separazione delle carriere insieme al premierato, specifica: “La separazione delle carriere è consustanziale al processo penale accusatorio, ed è nel nostro programma. Non è affatto bloccata: semplicemente deve seguire quella, politicamente più importante, del premierato. In primavera, comunque, la porteremo in Cdm. Capisco l’effervescenza di chi vorrebbe tutto e subito, ma posso assicurare che, almeno finché guiderò questo Ministero, queste riforme andranno avanti”.
Sull’argomento interviene, nel corso della trasmissione Omnibus, su La7, Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia e responsabile dei Dipartimenti del partito: “Le riforme devono andare di pari passo. Per noi di Forza Italia la riforma della giustizia rappresenta la priorità. Gli altri avanzeranno le loro, c’è il premierato, c’è l’autonomia. Io credo che Crosetto, che è esponente autorevole di Fratelli d’Italia, abbia proposto la riforma della giustizia, seguendo esattamente la linea di Forza Italia. Questo Governo – prosegue – non deve riaprire una stagione di conflittualità con la magistratura, anche perché sappiamo bene che se scoppia la Guerra Santa poi non si fa più nulla. Io credo che ci siano anche tanti magistrati che auspicano e vogliono lavorare a una riforma della giustizia, in qualche modo iniziata col ministro Cartabia, che ora dobbiamo proseguire. I principi enunciati da Nordio all’inizio della legislatura sono perfetti, sono i nostri, garantisti, e tracciano una direzione di marcia precisa e nitida. Bisogna essere conseguenti in Parlamento – termina – e Forza Italia sarà motore di questo”.
Aggiornato il 29 novembre 2023 alle ore 16:22