La piaga della pirateria: parla Barachini

“La pirateria digitale si nutre della scarsa consapevolezza dei cittadini che non hanno piena coscienza dei danni enormi provocati da questa attività illegale”. Queste le parole di Alberto Barachini, sottosegretario all’Editoria, presentando uno spot che parla del tema. In sostanza, al centro uno spettatore che vede una partita su un sito illegale senza farsi un’idea di quali possano essere le conseguenze. A lui si rivolge l’ex centravanti, Bobo Vieri, con la frase: “Non aiutare la criminalità, dai un calcio alla pirateria”. “L’obiettivo è spingerlo a un comportamento etico – osserva Barachini – che, se adottato da ciascuno, può fare la differenza e aiutare in modo significativo chi combatte attività illegali”.

Il sottosegretario, intervistato dal Corriere della Sera, inoltre aggiunge: “Ancora oggi molti cittadini non hanno consapevolezza dei danni generati da queste attività illegali che alimentano la criminalità organizzata e non singoli hacker, si aggiunga che, oltre ad essere un reato grave, mette a rischio”. Poi snocciola alcuni numeri: “Le campagne mirano a sensibilizzare i cittadini. Nel 2022 l’accesso illegale a reti e archivi digitali si è tradotto per il settore media in mancati ricavi pari a 1,7 miliardi e in un mancato gettito fiscale di 319 milioni, oltre che in circa 10mila posti di lavoro in meno. Nell’editoria dei libri genera danni per quasi 800 milioni, mentre per i giornali la violazione del diritto d’autore legata alle rassegne stampa illegali rappresenta 250 milioni di mancati ricavi”. Infine, sempre al Corriere della Sera – sul fatto che le scuole utilizzino il 15 per cento dei contributi per l’acquisto di giornali – segnala che “dovrebbero utilizzare tutte quelle risorse, per questo semplificheremo l’accesso ai contributi e proseguiremo la comunicazione su questa opportunità negli istituti scolastici”.

Il presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, osserva: “La consapevolezza da parte dei cittadini che la pirateria rappresenta un contributo alla criminalità è la prima cosa. Dopo la consapevolezza, c’è l’attuazione della legge nella quale l’Autorità è pienamente impegnata, anche per bloccare i siti pirata. Ci sono una serie di regole che stiamo mettendo a punto con gli operatori per risolvere problemi tecnici. La legge ci dà sei mesi di tempo, ma noi faremo di tutto per fare prima”.

Aggiornato il 18 ottobre 2023 alle ore 16:04