Sanità, Schillaci: “Nella Manovra sono previsti 5,6 miliardi di euro in più nel 2024”

“Risorse per 560 milioni per ridurre le liste d’attesa”. Orazio Schillaci rivendica gli investimenti nella sanità. “I miliardi in più sono 3,3. E questi si sommano ai 2,3 già programmati con la precedente Manovra, per un totale di ben 5,6 miliardi messi in più sul piatto per il 2024. A parte il periodo pandemico, nessun Governo prima aveva fatto tanto. Altro che tagli. Abbiamo molti soldi in più che ora vanno solo spesi bene”. Lo afferma in un’intervista alla Stampa il ministro della Salute. Dentro ci sono anche i soldi per il rinnovo del contratto di medici e infermieri? “Sì, e si tratta di uno stanziamento straordinario, anche considerando il contesto macroeconomico in cui ci muoviamo. Si tratta di 2,3 miliardi – evidenzia Schillaci – quattro volte tanto quanto stanziato per l’ultimo rinnovo contrattuale. Se non è un segno di attenzione questo. Qualcuno li ha chiamati eroi durante il Covid per poi dimenticarsene”.

“A spanne, i medici guadagneranno mille euro in più al mese”, afferma il ministro. “Come ha ricordato la premier – sottolinea Schillaci – l’abbattimento delle liste d’attesa resta però la nostra priorità. Per raggiungere questo obiettivo, mettiamo sul piatto 560 milioni in più rispetto alle risorse già stanziate in passato e neanche del tutto utilizzate dalle regioni”. “Ora dobbiamo aggredire l’enorme arretrato, per cui anche il privato, purché convenzionato, potrà dare il suo contributo”, spiega il ministro della Salute. “Per questo abbiamo incrementato il tetto per l’acquisto delle sue prestazioni dell’1 per cento nel 2024, del 2 per cento l’anno successivo e del 3 per cento nel 2026”. La Corte dei conti evidenzia un buco di 6 miliardi per lo sfondamento del tetto di spesa per dispositivi medici come Tac e siringhe nel 2019-23. Lascerete che il macigno ricada sulle Regioni? “È un problema di cui si occupa il ministero dell’Economia”, risponde il ministro. “Diciamo che il pay back introdotto negli anni passati che obbliga le imprese del settore a ripianare la metà degli sforamenti non era la migliore delle norme e infatti ci sono molti ricorsi da parte delle aziende”.

Il destinato alla missione 6 salute “è pari a 15,6 miliardi per interventi da realizzare entro il 2026. Lo stato di attuazione procede per tutte le linee del programma della Pnrr missione 6”. Lo afferma lo stesso Schillaci, in una comunicazione alla Commissione Affari sociali e Sanità del Senato. “Tutti i target europei previsti al 30 settembre scorso sono stati conseguiti. Gli ulteriori target nazionali rappresentano invece dei punti di controllo. Ma va sottolineato come il contesto macro-economico ha richiesto un possibile aggiornamento alla missione 6, anche per l’aumentato costo delle materie prime”, ha aggiunto. Si è reso dunque necessario sfruttare pienamente tutte le altre risorse disponibili per conseguire gli obiettivi: in una rimodulazione dei progetti, ha chiarito il ministro, “le case di comunità passano da 1.350 a 1,038 per l’aumento dei costi e gli ospedali di comunità passano da 400 a 307”. La riprogrammazione del target di digitalizzazione delle strutture ospedaliere, inoltre, prevede strumenti contrattuali ulteriori. La proposta di riformulazione del Pnrr, sostiene Schillaci, “comprende 144 misure di investimento e riforma, e ciò è dovuto al contesto internazionale. La proposta di revisione e aggiornamento per la missione 6 non modifica la dotazione finanziaria complessiva”. Dal monitoraggio semestrale Agenas, precisa, “allo stato non si rileva alcuna preoccupazione che la costruzione delle case di comunità possa non essere realizzata entro giugno 2026 come previsto”.

Aggiornato il 17 ottobre 2023 alle ore 16:37