Ottant’anni fa il rastrellamento del Ghetto di Roma

16 ottobre 1943. Ottant’anni fa l’orrore: il rastrellamento del Ghetto di Roma. Le persone furono catturate, per la maggior parte di loro la destinazione fu quella dei campi di concentramento. Solo in 16 fecero ritorno nella Capitale. Una data dolorosa da ricordare, proprio nei giorni successivi al recente attacco di Hamas ai danni dello Stato di IsraeleLicia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia, commenta: “A 80 anni dal rastrellamento del Ghetto di Roma viene da chiedersi cosa abbiano insegnato le persecuzioni, le discriminazioni, la Shoah. Ricordiamo un evento terribile, figlio delle dissennate leggi razziali e della dittatura nazi-fascista. Chiniamo con rispetto il capo in memoria delle mille persone strappate dalle loro case, trascinate sui camion e deportate in quel sabato nero del 1943, un giorno doloroso scelto non a caso per poter catturare più donne, bambini e uomini possibile, perché coincideva con il riposo e con la festa del Sukkot. Di queste mille persone, solo in 16 tornarono vive. È triste trovarsi a condannare il razzismo e stringersi attorno al popolo ebraico, assistendo allo stesso tempo a scene d’odio e di crudeltà nei confronti di Israele, come se dalla storia nessuno avesse imparato nulla”.

“Nel rendere omaggio agli ebrei che ottant’anni fa furono vittime del rastrellamento nel Ghetto di Roma e degli eccidi che ne seguirono, il nostro pensiero non va soltanto alle vittime di ieri, ma anche alle vittime di oggi. Alcuni ricordano le vicende del passato, ma si dimostrano distratti o faziosi di fronte alle tragedie del presente – spiega Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato – noi ricordiamo gli ebrei massacrati ieri e quelli massacrati oggi. Con analogo animo di solidarietà e di partecipazione. Ecco perché siamo accanto al popolo di Israele massacrato dai terroristi palestinesi e dagli islamici di Hamas, perché riteniamo che Israele abbia il diritto di difendere la sua vita, la sua libertà e i suoi confini. Ieri come oggi gli ebrei vittime di aggressioni e di persecuzioni. Ieri come oggi gli ebrei dalla parte della ragione, che deve essere testimoniata con la memoria per il passato, ma con l'impegno per il presente. Ecco perché nel ricordare il rastrellamento di ottant’anni fa e gli orrori che ne conseguirono, siamo impegnati accanto ad Israele, per garantire agli ebrei di oggi, in Israele ed in ogni parte del mondo, vita, sicurezza e libertà. Mentre altri balbettano o sfilano accanto ai terroristi delle Brigate Rosse, inneggiando ad Hamas e ai massacratori degli ebrei”.

“Nell’80esimo anniversario del rastrellamento nel Ghetto ebraico di Roma ad opera della ferocia nazifascista, rivolgo un pensiero commosso alle vittime e ai sopravvissuti e le espressioni di vicinanza alla comunità ebraica italiana. È dovere delle istituzioni preservare e tramandare la memoria di quel sabato nero a beneficio, in particolare, delle giovani generazioni affinché riflettano sia sugli orrori della segregazione e dell’odio razziale sia sui principi di libertà e democrazia garantiti dalla nostra Costituzione”, sono le parole del presidente della Camera dei deputati, Lorenzo FontanaRoberto Gualtieri, sindaco dell’Urbe, parla di “una ferita profonda della storia della nostra città e di tutto il Paese. Questa data deve rimanere scolpita nella nostra memoria, affinché mai più una simile inaudita barbarie si ripeta”. Questo il suo intervento su Facebook: In questa atroce occasione il nazifascismo mostrò il suo volto più spietato, con più di mille persone, donne, bambini, uomini, strappati senza pietà dalle loro case, con famiglie intere fatte salire su dei treni alla stazione Tiburtina, caricati su 18 carri bestiame e deportati in modo disumano ad Auschwitz per essere infine sterminati col gas. Il tutto con una freddezza e una sistematicità che ancora oggi mettono i brividi. Deportati e uccisi per il solo fatto di essere ebrei: l’abisso del genere umano. Alla fine della guerra, tornarono a Roma solo 15 uomini e una donna. Oggi più che mai – termina – questo importante anniversario diventa significativo”.

Aggiornato il 16 ottobre 2023 alle ore 16:01