Sentenza Saviano, noi l’avevamo previsto

Eravamo stati evidentemente buoni profeti quando preconizzavamo come sarebbe andata. E infatti con la sentenza che equivale ad una assoluzione si conferma quanto Vincenzo Vitale aveva scritto sulle pagine del nostro giornale tre mesi fa (clicca qui per leggere l’articolo).

Lo scrittore Roberto Saviano su sentenza del Tribunale di Roma è stato condannato al pagamento di mille euro per l’accusa di avere diffamato la premier Giorgia Meloni. Il tribunale monocratico capitolino ha condannato Saviano al pagamento di una multa con l'accusa di diffamazione nei confronti del presidente del Consiglio. La procura aveva sollecitato per l'imputato una pena pecuniaria di 10mila euro.

La sentenza

Per lo scrittore il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche tra le quali l’avere “agito per motivi di particolare valore morale”, dichiarando la sospensione della pena e non menzione nel casellario giudiziario. Il difensore di Saviano, l’avvocato Antonio Nobile, ha annunciato il ricorso in appello.

La causa del processo

La vicenda giudiziaria è legata a quanto Saviano disse durante una puntata della trasmissione Piazza Pulita su La7. Lo scrittore, parlando della morte di un bambino della Guinea durante una traversata nel Mediterraneo, affermò: “Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle Ong: ‘taxi del mare’, ‘crociere’... ma viene solo da dire, bastardi. A Meloni, a Salvini, bastardi, come avete potuto? Come è stato possibile tutto questo dolore descriverlo così?”.

Aggiornato il 13 ottobre 2023 alle ore 12:46