
“Farei vedere quelle immagini di ragazzi e ragazzi come loro che ballavano felici, e gli chiederei ma tu sai cosa vuol dire la democrazia? Sai cosa vuol dire l’antifascismo? L’antifascismo significa condannare queste cose”: questo il messaggio che il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, intende mandare agli studenti che nelle ultime ore hanno inneggiato ad Hamas. Le sue parole sono risuonate a margine di un appuntamento all’Università Cattolica di Milano. E ha aggiunto: “Esaltare un’azione criminale come quella è intollerabile”. “I giornali riferiscono a nostro nome affermazioni di altre pagine social. Affermazioni da cui prendiamo assolutamente le distanze”: così il collettivo del liceo Manzoni di Milano sulle sue storie Instagram, in relazione a quanto scritto negli scorsi giorni sulla pagina social Kurva Manzoni Antifa. Ossia: “Quant’è bello quando brucia Tel Aviv”. Non solo: “Ribadiamo ancora una volta la nostra posizione: la guerra va condannata sempre, in ogni sua forma. Ci teniamo tuttavia a sottolineare che le violenze e i bombardamenti che i palestinesi subiscono da decenni vengono troppo spesso ignorati dalla stampa occidentale”. Il Collettivo autorganizzato universitario ha esposto su Palazzo Giusso, sede dell’Università L’Orientale di Napoli, la bandiera della Palestina. Così la loro nota: “Mostrare la bandiera palestinese dall’Università è un modo per riaccendere il dibattito e far luce sulle cause reali di ciò che sta accadendo in Palestina da più di 75 anni e denunciare l’opera di pulizia etnica e occupazione militare posta in essere da Israele”.
“Se è vero che alcuni collettivi scolastici hanno inneggiato ad Hamas alla morte dei ragazzi israeliani, vanno perseguiti dalla legge. Farò partire immediatamente nostre ispezioni nelle scuole coinvolte, chiedendo alla Procura di promuovere un’azione penale per odio razziale. L’azione di Hamas è infame, queste persone devono essere perseguite dalla Procura della Repubblica e spero finiscano in prigione, sono di mentalità nazista, personaggi che devono essere isolati e condannati senza se e senza ma”: è quanto avrebbe detto, come appreso dall’Ansa, il ministro Valditara, alla scuola ebraica di Milano.
Sempre il ministro dell’Istruzione: “Voglio esprimere vicinanza al popolo ebraico, vittima di un attacco brutale che richiama i metodi nazisti. Partendo dalla scuola è necessario elaborare una strategia complessiva per debellare ogni residuo di antisemitismo e promuovere la cultura del rispetto. Questo odio feroce, disumano, richiama le esperienze dei peggiori totalitarismi che hanno insanguinato e continuano a insanguinare il mondo intero. Non basta coltivare la memoria: occorre esaltare la centralità e la bellezza dell’essere umano, la cui esistenza è sacra e inviolabile. Saranno quindi effettuate ispezioni in quegli istituti scolastici dove sarebbero emersi atteggiamenti di odio antisemita e di esaltazione della infame azione di Hamas. Vogliamo verificare – ha sottolineato – se qualcuno ha realmente manifestato atteggiamenti di odio, di antisemitismo o di incitamento alla guerra contro Israele. Se questi fatti dovessero essere appurati, i responsabili saranno denunciati alla Procura della Repubblica. Chi ha gioito per azioni che hanno portato a sgozzare bambini e ragazzi, donne e uomini innocenti, solo perché ebrei, deve essere perseguito dalle leggi penali”.
Mentre il deputato della Lega componente della Commissione giustizia della Camera, Davide Bellomo, ha fatto sapere: “La manifestazione pro-Hamas di un’associazione studentesca comunista, prevista per sabato a Bari, è un’offesa all’eroica storia di resistenza al nazifascismo della nostra città. Chiunque esalti i crimini dei terroristi contro Israele e il suo popolo si rende complice morale di quella barbarie. Nelle scuole italiane, purtroppo, non è un caso isolato. E bene fa il ministro e collega di partito Valditara a chiedere ispezioni e indagini, per accertare se esistano le condizioni per configurare quel reato di incitamento all’odio e alla violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali, sanzionato dalla Legge Mancino”.
Aggiornato il 10 ottobre 2023 alle ore 16:40