Attacco a Israele: rafforzati i punti sensibili in Italia

Attenzione alta in Italia. Misure di sicurezza sugli obiettivi diplomatico-consolari, religiosi, culturali, commerciali israeliani, ebrei e palestinesi. Un rafforzamento dei servizi di vigilanza e di controllo del territorio, con una implementazione dell’attività informativa. Questo quanto sta accadendo nel nostro Paese, dopo l’attacco dei giorni scorsi a Israele. Dal Viminale arriva l’indicazione ai prefetti di convocare i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza.

Sotto la lente di ingrandimento la situazione a Roma. Irrobustiti  i presidi di sicurezza nella zona del Ghetto ebraico, la Sinagoga, l’ambasciata e le altre residenze diplomatiche. Oggi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Comunità ebraica romana, Victor Fadlun, il rabbino capo Riccardo Di Segni, la presidente delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, l’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, depongono la corona di alloro a largo, Stefano Gaj Taché, nel quartiere ebraico della Capitale, proprio nel giorno dell’anniversario dell’attentato terroristico palestinese del 9 ottobre 1982 alla Sinagoga, dove perde la vita Stefano Gaj Taché, di soli due anni. Un episodio, quello, che vede pure il ferimento di 37 persone. Ignazio La Russa, presidente del Senato, osserva: “A quarantuno anni dall’attentato alla Sinagoga di Roma ricordiamo Stefano Gaj Tachè, un bambino di soli due anni che perse la vita in quella tragica giornata. Assieme a lui altre 37 persone rimasero ferite, tutte vittime di un odio assurdo e inconcepibile. Ed è nel loro ricordo che invio al popolo di Israele e alle comunità ebraiche italiane la mia sincera vicinanza”. Dal canto suo Fadlun, intervistato dal Corriere della Sera, dichiara: “Stiamo assistendo a un nuovo tipo di guerra. I miliziani irrompono nelle case, ammazzano la gente più che possono, citofonano dicendo sono la morte, veniamo a prenderti”. E ancora: “Siamo ebrei fieri di essere italiani. La nostra resiliente comunità è viva, fiorente, integrata, attiva, nonostante le tragedie e gli orrori del passato”. L’altro appuntamento molto sentito dalla comunità è quello del 16 ottobre, ovvero con l’ottantesimo anniversario del rastrellamento del Ghetto di Roma da parte delle Ss.

Un innalzamento delle misure di tutela riguarda anche altre città dello Stivale: Milano, Napoli, Firenze, Trieste, Torino. Venezia. Per quanto concerne il capoluogo piemontese, durante la riunione in prefettura spicca “un’approfondita analisi degli obiettivi sensibili, con particolare riguardo a quelli religiosi, culturali e commerciali della comunità ebraica. Sugli stessi è stato disposto un rafforzamento delle misure di vigilanza e di protezione, in forma fissa e dinamica, e il potenziamento delle attività informative e di prevenzione”. Alzate al massimo livello anche le misure di attenzione a Milano verso potenziali obiettivi: la Sinagoga, il Memoriale della Shoah, la scuola ebraica. A Firenze vigilanza per il consolato onorario di Israele e la sinagoga, oltre che per una scuola frequentata da studenti di origine ebraica.

Aggiornato il 09 ottobre 2023 alle ore 15:52