Meloni: “Sinistra allergica alla democrazia”

“I soliti noti sono tutti quelli che hanno beneficiato di una politica debole. E che oggi, con una politica forte che non si fa dettare la linea, possono vedere perdere terreno sotto i piedi. Dopodiché, la sinistra che è allergica alla democrazia: hanno cominciato ad attaccare persino Elly Schlein, non gli va bene neanche il segretario loro se è eletto, faranno il segretario tecnico”.

Una vera e propria bordata quella di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, in un’intervista a SkyTg24 nell’ambito delle celebrazioni di Sky 20 anni parlando dei “soliti noti”, di cui ha accennato nei giorni scorsi a Malta. Anche se ammette di aver commesso errori, “perché chi fa, sbaglia. Più fai, più puoi sbagliare. Penso che questo vada valutato alla fine, perché io mi sono data delle strategie, ho fatto delle scelte e poi l’efficacia di quelle strategie a valle si dovrà valutare. Sul piano delle cose più semplici, sicuramente avrei potuto comunicare di più io personalmente sulle scelte che faccio, sul perché le faccio, è il vantaggio che ha chi fa le proprie scelte in coscienza, non dover nascondere niente. Sulla comunicazione avrei potuto essere più presente, magari delle volte bisogna rispondere meno alle provocazioni che sono fatte apposta per farti perdere tempo”.

Inoltre, osserva: “Continuo a essere convinta che sostenere l’Ucraina sia non solo giusto ma sia anche il modo migliore per difendere l’interesse nazionale italiano. Sugli aiuti siamo sempre stati al fianco dell’Ucraina ed è quello che continueremo a fare, compatibilmente, da una parte, le con richieste che arrivano, e dall’altra con la necessità di non sguarnire o compromettere la nostra sicurezza. Ci sta lavorando il ministero della Difesa”.

Sulle migrazioni, il premier sottolinea: “Io ho un unico fronte aperto sull’immigrazione ed è il fronte con i trafficanti di esseri umani. Perché secoli fa non abbiamo combattuto la schiavitù per vederla tornare nel Terzo millennio sotto nuove forme. Il lavoro che il Governo porta avanti è un lavoro deciso di gestione dei flussi migratori, che significa fermare la migrazione illegale e gestire la migrazione legale. Significa di fatto ripristinare la legalità sul tema migratorio”.

A seguire, dice la sua anche sulla magistratura, dopo quanto avvenuto a Catania: “Sono una persona di destra, chi è di destra come me ha rispetto dei servitori dello Stato, rispetto della separazione dei poteri, rispetto delle istituzioni della Repubblica. Per quel che mi riguarda non c’è alcun fronte aperto con la magistratura ma questo non mi impedisce di dire che se secondo me una sentenza è incomprensibile, è incomprensibile”. Non solo: “La difesa corporativa che vedo dall’altra parte piuttosto mi preoccupa, perché come un magistrato è libero di dire che un provvedimento del Governo è illegittimo, penso che il Governo possa dire che non è d’accordo senza che questo voglia dire attaccare una categoria”.

“Quello che delle volte non si capisce abbastanza e che noi cerchiamo di porre anche con la questione del Piano Mattei – rimarca – è che l’Africa non è un Continente povero. È un Continente potenzialmente ricchissimo che detiene oggi il 60 per cento delle materie critiche e strategiche, che ha una percentuale altissima di terreni coltivabili che oggi non sono coltivati e che potrebbe agevolmente vivere bene delle risorse che ha”.

Infine, sul Mes assicura: “Non ho cambiato idea, ma al di là di quello che si pensi nel merito dello strumento, penso che chi oggi propone di aprire questo dibattito non faccia un favore all’Italia in ogni caso, che si sia favorevoli o contrari”. E sulle riforme osserva: “Dopo la Legge di Bilancio vorrei portare la legge costituzionale sulla revisione del nostro assetto istituzionale, la prima in ordine di tempo ma non vuol dire che sia la più importante perché si tiene tutto insieme, vorrei che questo fosse l’anno in cui le mettiamo tutte in cantiere”.

Aggiornato il 05 ottobre 2023 alle ore 14:31