L’opportunità e l’opportunismo

“Di cosa ti stupisci?”. Una voce proveniente dall’ambiente del centrodestra la pensa così. Un commento sintetico in merito alla faccenda che in questi giorni è finita sulle pagine dei giornali e che riguarda il Lazio. Intrecciando gli ambienti della politica locale e regionale.

Succede, in sostanza, che il tesoriere del Partito Democratico di Roma, Nicola Passanisi, sia anche un collaboratore di fiducia di Francesco Rocca, governatore di centrodestra della Regione. Niente di illegale, certo. Ma alla voce opportunità politica c’è molto da dire. Sicuramente si tratta di una figuraccia, che fa un giro a 360 gradi. Da sinistra e da destra.

Passanisi è un tecnico (“ce ne sono bravi anche destra, non solo a sinistra” ci fanno notare), ha un incarico amministrativo. Il diretto interessato, come recita il Foglio, spiega che recentemente è stato assunto negli uffici della Regione Lazio. E aggiunge: “Ed è altrettanto vero che lavoro al cerimoniale. Io ho un incarico amministrativo, lavoro per l’istituzione Regione Lazio, come altre decine di dipendenti amministrativi sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, sia di destra sia di sinistra. Ho lavorato alla Regione Lazio nei dieci anni precedenti, acquisendo una conoscenza della macchina amministrativa regionale da molti riconosciuta preziosa”.

“Si può fare tutto in politica – ci viene spiegato – anche un anticomunista come Winston Churchill fece il patto con il Diavolo, ovvero con Stalin, per una nobile causa”. Ovviamente, le cose non sono per nulla comparabili. Più che altro, c’è chi sostiene che nel panorama romano il cosiddetto consociativismo non sia nuovo. E in taluni casi tizio non se la senta troppo di dare noia a sempronio. Illustrare il quadro a cittadini ed elettori diventerebbe complicato da parte dei protagonisti della politica. E infatti non viene spiegato. Adesso ecco questa storia, che arriva in un momento dove a governare la Regione è una composizione “non di centrodestra, ma di destra-centro”.

Repubblica, l’altro giorno, fa altri nomi di dem che avrebbero ottenuto un contratto nell’ufficio di gabinetto di Rocca. E non mancherebbero nemmeno gli incarichi ai “trombati di destra”. Fatto sta che tutto il calderone fa storcere il naso. Mariano Angelucci, consigliere comunale Pd e membro della direzione regionale del partito (in passato intervistato dal nostro giornale), rivela a Repubblica: “Abbiamo appreso con enorme stupore della possibile presenza di iscritti del Pd, anche con ruoli importanti nel partito, nello staff del governatore della Regione Lazio di centrodestra Rocca, a guida Fratelli d’Italia. Questa è una cosa, se confermata, inaccettabile per la nostra comunità e per gli iscritti e le iscritte che a titolo di volontariato contribuiscono tutti i giorni con grande difficoltà a tenere vivo il nostro partito”. E poi: “Non si capisce come sia stato possibile in questa fase così delicata esporre il Pd a questa figuraccia. Per avere credibilità in quello che si fa, al racconto di come gli altri dovrebbero comportarsi, devono seguire i fatti”.

Passanisi, a quanto pare, è pronto al passo indietro: “Per evitare strumentalizzazioni di ogni genere ho già ribadito al segretario e alla segreteria tutta che sono pronto nei prossimi giorni a dimettermi dalla Regione dove, per inciso, non ricopro alcun ruolo politico ma un ruolo assolutamente tecnico che vi assicuro non è al servizio della giunta Rocca bensì della Istituzione regionale”.

Un passo indietro che ci sarebbe stato lo stesso, se la cosa non fosse venuta a galla? La risposta, per qualcuno, è scontata. Perché a pensar male si sbaglia, ma a volte ci si indovina.

Aggiornato il 19 settembre 2023 alle ore 15:06