La partita delle Europee, evitando cortocircuiti

Un “anno complesso” lo ha definito Giorgia Meloni, mettendo sul piatto la legge di Bilancio e le risorse a disposizione. Ma tenendo conto, pure, dell’appuntamento di giugno, ovvero le Europee. E qui, da tempo, non cessa il tiremmolla tra Antonio Tajani e Matteo Salvini. Il ministro degli Esteri e segretario “pro tempore” di Forza Italia annuncia: “Apriremo le nostre liste agli esterni ma andremo col nostro simbolo, e sono convinto che le prossime elezioni segneranno una svolta importante, perché dimostreranno che Fi dura nel tempo ed è in grado di aggregare persone che possono venire anche da altre forze politiche”.

E sul fatto che al 35esimo raduno di Pontida, come annunciato dal ministro delle Infrastrutture, ci sarà Marine Le Pen, Tajani nota: “Salvini è libero di invitare chi vuole. Fa parte di una famiglia politica nella quale c’è Le Pen, quindi è libero di invitare Le Pen, che non può essere mai un nostro alleato. Nessuno farà mai un accordo di governo con Le Pen e con Afd. Noi non lo possiamo fare perché i nostri valori sono alternativi a quelli di Afd e di Le Pen. Cosa diversa è la Lega di Salvini, che è un nostro alleato e secondo me ha valori diversi da Le Pen e da Afd”.

Di altro avviso il Capitano: “Io non mi permetto di dire agli alleati di centrodestra che non voglio tizio o caio, quindi conto che il centrodestra unito in Italia lo sia anche in Europa. Invito chi non la conosce a venire a Pontida per conoscere Marine Le Pen, è una donna straordinaria aperta, curiosa, culturalmente evoluta che non esclude nessuno e che ha un’idea di Europa di sicurezza, di famiglia, di lavoro e di agricoltura diversa da Macron”.

Lo stesso Salvini, inoltre, rimarca che “come non si demonizzano le sinistre”, è sbagliato pure “parlare di fascismo, estremismo e nazismo o di fesserie del genere nel 2023” dinanzi a movimenti politici “che sono il primo in Francia, Austria, Belgio e secondo in Germania. Un po’ di rispetto per la democrazia dovrebbero portarlo tutti”.

Tornando a Pontida, il leader del Carroccio assicura che sarà “bella, partecipata e affollata, abbiamo numeri che non avevamo negli anni passati segniamo il percorso dei prossimi anni”. Inoltre, evidenzia che a livello nazionale “abbiamo la tranquillità di un Governo che siamo certi durerà per tutti e cinque gli anni, quindi non ci saranno campagne elettorali per le politiche, cambi di ministri, di governi o di equilibri di maggioranza”.

Un Esecutivo, quindi, che “arriverà al 2027” mentre c’è un’Europa “da cambiare con il centrodestra unito. Se non vogliamo riconsegnare l’Europa ai socialisti, alle sinistre, ai comunisti e a Macron, l’unica alternativa è il centrodestra unito. Se si comincia a dire no a tutti, vuol dire che ci sarà un altro Governo dei socialisti e quindi follie sulle auto elettriche, nulla sull’immigrazione, bistecche finte e farina d’insetti”.

Aggiornato il 11 settembre 2023 alle ore 20:10