Europee, Salvini: “Legge elettorale per le europee ora non si cambia”

“Mai proposta una candidatura a Roberto Vannacci”. Matteo Salvini smentisce l’ipotesi di un posto in lista al generale destituito, in occasione delle prossime Europee. “Mai incontrato di persona il generale Vannacci, magari lo farò, non gli ho mai proposto una candidatura per le Europee, anche questo è il calcio mercato estivo per occupare le pagine”. Il vicepremier è netto anche rispetto al dibattito sull’abbassamento, dal 4 al 3 per cento, della soglia per accedere all’Europarlamento. Il vicepremier a Rtl 102.5 dice. “La legge – dice Salvini – è questa e non cambia: si voterà il prossimo giugno e non è serio cambiare la legge elettorale per le europee un anno prima delle elezioni. L’ultima delle preoccupazioni mie, della Lega e del governo è cambiarla, per fare più confusione. Quella è e quella rimane”.

Poi aggiunge: “Leggevo su qualche giornale che staremmo parlando della legge elettorale per le elezioni europee, ma figurati se con tutti i problemi che abbiamo da risolvere abbiamo tempo da perdere o da dedicare alla legge elettorale per le europee, alle soglie di sbarramento, pura fantasia”. Da Fratelli d’Italia però era trapelato un atteggiamento di apertura ad una soluzione del genere, che avvantaggerebbe i partiti più piccoli, quindi Matteo Renzi e Sinistra italiana, togliendo seggi a Pd a M5s. Leghisti e azzurri chiederanno rassicurazioni già al tavolo con il governo, dove si parlerà essenzialmente di manovra. Anzi, il partito di Matteo Salvini è già passato al contrattacco: “In teoria sarebbe più ragionevole alzare la soglia: consentirebbe di limitare la frammentazione politica che rende il Paese più debole”. Non più morbida l’opposizione di Forza Italia. L’ipotesi del 3 per cento? “Non so nemmeno dove sia nata”, ha risposto il portavoce Raffaele Nevi. “Per noi la soglia al 4 per cento non si deve toccare, siamo totalmente contrari, soprattutto in diminuzione”.

 

 

Aggiornato il 07 settembre 2023 alle ore 09:47