Europee, Lega e Forza Italia: “Non abbassiamo la soglia di sbarramento”

L’ipotesi di abbassare la soglia di sbarramento alle Europee registra l’altolà di Lega e Forza Italia. La notizia circa interlocuzioni fra la maggioranza e alcuni partiti di opposizione per portare dal 4 al 3 per cento ha determinato una netta presa di posizione dei due partiti di centrodestra. In una nota, il partito guidato da Matteo Salvini si dice contrario ad abbassare la soglia: “La modifica della legge elettorale non è una priorità – sottolinea il Carroccio – ma soprattutto è giusto che gli italiani scelgano i propri rappresentanti senza che ci siano aiutini. Chi ha i voti, ottiene il seggio. Peraltro, in teoria sarebbe più ragionevole alzare la soglia: consentirebbe di limitare la frammentazione politica che rende il Paese più debole”. A margine di una conferenza stampa, Raffaele Nevi, portavoce nazionale degli azzurri e vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, osserva di non sapere nemmeno dove sia nata l’ipotesi di abbassare la soglia di sbarramento delle Europee. “Per noi la soglia al 4 per cento non si deve toccare, siamo totalmente contrari, soprattutto in diminuzione”.

Il senatore forzista Maurizio Gasparri è ancora più esplicito e non rifugge la polemica nei confronti di Matteo Renzi, ideatore di una nuova lista centrista. “A Renzi – attacca – i voti li hanno presi tutti gli altri. Voglio ricordare che Renzi aveva il 40 per cento e Palazzo Chigi. Ora arranca, pietisce la riduzione del quorum per entrare al Parlamento europeo dal 4 al 3 per cento che non otterrà. Non sarà rivista la soglia di accesso, semmai bisognerebbe portarla al 5. Se Renzi non ha voti nel Paese, si rassegni e faccia più conferenze in Arabia Saudita”. Secondo Gasparri, gli azzurri conservano “una forza attrattiva. Quest’estate ad esempio, ci sono state molte adesioni di giovani. Il movimento giovanile è dinamico. Forza Italia c’è, il berlusconismo è una realtà ed è una componente stabile del panorama politico, come il gaullismo in Francia. Silvio Berlusconi è insostituibile ma”, dopo la sua scomparsa, “sarebbe un tradimento piangere e non impegnarsi”.

Nel dibattito sullo sbarramento interviene il governatore Renato Schifani. “Leggo su alcune testate nazionali – scrive su Facebook il presidente della Regione Siciliana – che la maggioranza, o alcuni suoi partiti, stiano riflettendo sulla ipotesi di abbassare la soglia di sbarramento del sistema elettorale europeo. Forza Italia non ha mai coltivato la frammentazione dei partiti, espressione di sistemi instabili e fragili, ma la semplificazione della offerta politica sulla base di idee e proposte consolidate e significativamente condivise”. Secondo Fulvio Martusciello, “la richiesta di abbassare la soglia di sbarramento per le elezioni europee viene da chi ha paura di non farcela perché sa di non avere consenso”. Per il capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo, “l’Europa ha bisogno di grandi famiglie, di grandi gruppi per le fondamentali scelte che si andranno a compiere non ha bisogno di micro partiti. Discutiamo, piuttosto – conclude l’eurodeputato – di alzare la soglia d’ingresso”.

Frattanto, il congresso del Ppe in vista delle Europee si terrà il prossimo anno in Romania, a Bucarest e sarà co-presieduta dal Partito nazionale liberale (Pnl), membro dei popolari europei. È quanto è stato deciso al termine dell’assemblea del partito che ha avuto luogo ieri e oggi a Bruxelles. Non è stata ancora comunicata la data dell’appuntamento in Romania – cruciale per la decisione sul Ppe sullo Spitzenkandidaten – ma è probabile che il congresso si tenga nel mese di gennaio.

Aggiornato il 05 settembre 2023 alle ore 16:24