Manovra, Lupi: “Serve una spinta alla natalità”

Taglio accise e Quota 41 non si possono fare subito”. Lo sostiene Maurizio Lupi. Il presidente di Noi moderati, in vista del vertice previsto la settimana prossima, avverte la maggioranza: “Non è questo il tempo di piantare bandierine, per nessuno di noi. È chiaro che con un’elezione europea vicina qualche tensione o distinzione diventa naturale, ma tutti dobbiamo essere ben consci che il Governo e il centrodestra o fanno le cose bene, insieme, o perdono. Non possiamo fare tutto e subito”, ammette il deputato intervistato dal Corriere della Sera.

Ma “abbiamo intenzione in 5 anni di realizzare tutto il nostro programma”. Cosa non si potrà fare? “Le accise”, ma anche “Quota 41 per le pensioni”, che “resta in agenda, ma non ora”, spiega Lupi. “Ora dobbiamo investire sulla crescita, sui giovani, sulle famiglie, sul lavoro”. E propone l’estensione del congedo parentale di “altri tre mesi al 60 per cento” dello stipendio oltre ai sei previsti. “Una misura – sottolinea – per incrementare la natalità”. Sulle proposte della Lega, il leader dei Noi moderati crede “che non ci sia bisogno di un nuovo decreto sicurezza, visto che dobbiamo ancora applicare pienamente quello già varato”. E si dice “contrario alla castrazione chimica”.

Intanto, il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, risponde alla domanda relativa alla possibilità dei cambi di rotta da parte di Francoforte sui tassi d’interesse. “La manovra della Bce deve riuscire a evitare una recessione ma nello stesso tempo deve fermare l’inflazione che è la più ingiusta delle tasse”. Secondo Gros-Pietro, “è chiaro da quello che hanno detto i banchieri centrali, anche a Jackson Hole, che stanno pensando a quando dovranno smettere di alzare i tassi e a quando dovranno cominciare a ridurli”.

Aggiornato il 01 settembre 2023 alle ore 14:26