Il soldato Arianna

Una candidatura alle Europee? “Preferirei di no. Ma sono un soldato”. Arianna Meloni, sorella del presidente del Consiglio, in un’intervista al Corriere della Sera sul suo nuovo ruolo politico in Fratelli d’Italia afferma: “Giorgia mi ha detto non farti prendere dall’ansia per le sciocchezze. Abbiamo una storia importante da scrivere, al resto evitiamo di dare troppa rilevanza”.

E ancora: “Mi iscrissi al Msi che avevo 17 anni, ho fatto di tutto: attaccavo i manifesti, contattavo i militanti, organizzavo gli eventi, poi via via ho preso a tenere i contatti alla Regione Lazio con i nostri vari eletti o candidati, più recentemente nel partito, che cresceva… Insomma, politica a tempo pieno”.

Quindi mai ruoli visibili. Il motivo? “Una volta perché Giorgia era ministro o leader, una volta perché Francesco (Lollobrigida, ndr) assumeva altri incarichi... A me stava bene così. Non mi interessa apparire, ma lavorare”.

E ora? “In questo ultimo anno sono cambiate talmente tante cose, ci siamo assunti responsabilità enormi. Oggi c’è la fila di persone che si propone, chiede incarichi. Ma sono in grado? Non stiamo giocando. Io credo di saper fare alcune cose con serietà e passione, e posso farle anche al partito. Tutte le nostre figure politiche più esperte credo che debbano necessariamente mettersi a regime”.

Inoltre, aggiunge: “In FdI non esistono gruppi o correnti. Se uno con la storia di Rampelli volesse chiedere un congresso, lo farebbe in prima persona. Anche perché non si è capito a che servirebbe oggi un congresso: c’è una leader indiscussa, la linea politica è condivisa, lo spazio per lavorare c’è in tantissimi ruoli e organismi”.

Aggiornato il 28 agosto 2023 alle ore 15:21