Ovunque ma non in Aula: Schlein assenteista

Non c’è pace per Elly Schlein. Poche ore prima le bordate del governatore campano Vincenzo De Luca (“cacicca ante litteram”, “con il mondo dell’impresa non si parla neanche, con i ceti professionali completamente estranei, con il mondo del commercio neanche una parola. Questo è il nulla... un po’ di cortei in giro per l’Italia, ma non è una proposta di Governo...”), ora i malumori i dem – come emerso sul Giornale – sulle sue assenze in Aula.

Secondo quanto indicato, la segretaria del Partito Democratico ha il 29 per cento delle presenze in Parlamento, che la colloca all’ultimo posto tra i leader dell’opposizione. Insomma, non proprio bene: otto volte ha parlato alla Camera da quando è stata eletta.

Secondo qualcuno è troppo poco, alla faccia dell’annunciata estate militante, alla ricerca di consensi che al momento latitano, nel tentativo di ricucire il rapporto con un elettorato che, usando un eufemismo, è deluso. Sulle pagine del quotidiano è riportato il virgolettato di un esponente del Pd di “tendenza riformista”. Che commenta: “A Ventotene poteva andarci di lunedì, che alla Camera di solito non c’è nulla”.

Riformisti, peraltro, che non avrebbero preso bene nemmeno l’intervento di Schlein al convegno all’Università Roma Tre, con il pentastellato Giuseppe Conte che parlava di salario minimo. Questo quanto avrebbe detto un deputato democrat: “Così certifica la sua subalternità al M5S, d’altronde lei va solo dove sa che prende gli applausi, è una questione di mentalità”. Sì, ma quale?

Aggiornato il 05 luglio 2023 alle ore 15:51