Classe operaia: la cena di fine anno degli alunni alla Festa dell’Unità

Pane, salsiccia e polemiche. A tirare il sasso è l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi. Come riportato da un volantino che ha iniziato a circolare sui social, sabato 10 giugno alla Festa dell’Unità di Montespertoli – in provincia di Firenze – ci sarà la cena di fine anno della scuola secondaria di primo grado Renato Fucini.

L’esponente del Carroccio, così, sbotta su Facebook: “È vergognoso che una festa di fine anno scolastico venga organizzata all’interno di una festa di partito, con tanto di locandina”. E prosegue: “Siamo in Toscana, non in Corea del Nord”.

Ceccardi, inoltre, aggiunge: “È urgente che venga fatta chiarezza su questa vicenda. La direzione scolastica ha il dovere di spiegare il perché di questa scelta fuori luogo e, soprattutto, di cambiare immediatamente la location”. Secondo l’eurodeputata, la scelta della Festa dell'Unità è “una decisione allucinante: perché gli alunni che non condividono la linea politica della sinistra devono essere costretti ad ascoltare un comizio elettorale? E se qualche genitore non fosse d’accordo con tale scelta, dovrebbe vedersi costretto a casa i propri figli?”.

Alessio Mugnaini, sindaco di Montespertoli, risponde così a Ceccardi proprio tra i commenti del post sopracitato: “Vedi ti capita spesso di prendere fischi per fiaschi. Capita a chi non conosce il territorio e non è mai stato a Montespertoli. Peccato davvero e comunque se vuoi e fai un salto da noi un fiasco di vino te lo diamo volentieri”.

Secondo quanto riportato dal Tempo, questa la replica dell’europarlamentare: “Il fiasco lo offra ai suoi compagni che hanno fatto la locandina. A voi sembra normale mettere in una locandina politica la cena di fine anno di una scuola media pubblica statale? Vi sembra normale perché avete sempre amministrato con arroganza e prosopopea. Lo scivolone lo avete fatto voi. Una mancanza di rispetto per le istituzioni scolastiche e per quelli (tanti per fortuna) che non la pensano come voi”.

Il Pd di Montespertoli attacca: “Si può fare polemica politica, ma bisognerebbe lasciar stare la scuola. A dimostrazione della nostra buona fede, abbiamo modificato la dicitura dell’evento sul programma. Rimane l’amaro in bocca per una polemica che poteva essere evitata con un colpo di telefono agli organizzatori di quella iniziativa, senza farli finire nel tritacarne mediatico”.

Il Comitato Genitori scuole Montespertoli ribadisce di essere “apolitico” e per voce del presidente, Luisa Fortini, dice: “Con l’organizzazione della Festa de l’Unità abbiamo concordato solo una formula ristorativa per poter essere in grado di fornire il servizio di cena agli studenti, ai loro genitori ed ai docenti per avere un momento conviviale insieme. La festa dei ragazzi prosegue dopocena riservata solo a loro. Abbiamo appreso dagli organizzatori che la scelta d’indicare nella loro locandina-programma anche la festa delle terze medie è dovuta al solo fatto di avvisare gli avventori della Festa de l’Unità che la sera del sabato non c’è alcuna serata danzante aperta al pubblico. Speriamo con questa di aver chiarito ogni dubbio sulla festa delle classi terze e la sua organizzazione”.

Da qui la domanda: ma se fosse accaduto a parti politiche inverse, sarebbe tutto terminato con un volemose bene?

Aggiornato il 09 giugno 2023 alle ore 14:37