La “macchina del fango non ci risparmia mai”. Mario Assirelli, segretario generale del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori polizia locale), torna a parlare della vicenda che nelle ultime ore sta tenendo banco sulle pagine dei quotidiani e nel dibattito politico. Il fatto è quello di una trans, che nelle vicinanze della scuola, a Milano, si denuda e ha un comportamento molesto. Da qui l’intervento della Polizia locale, che blocca l’esagitata ma quest’ultima riesce a scappare a piedi. Infine, l’episodio immortalato da un video finito sul web e che rappresenta il punto scatenante della discussione che ne è scaturita: la trans (poi denunciata per resistenza a pubblico ufficiale), per essere bloccata, viene colpita con il manganello e le viene spruzzato contro lo spray al peperoncino. Il sindaco Giuseppe Sala in prima battuta commenta “è un fatto grave”. E queste parole, al rappresentante sindacale dei ghisa, proprio non vanno giù.
“Parliamo di una trans, che ha commesso degli atti osceni davanti a una scuola, a quanto pare sieropositiva e che avrebbe sputato sangue contro i colleghi. Se ci incolpano sempre – spiega Assirelli – chi difende i cittadini? La politica dovrebbe prima capire come siano andate veramente le cose. E poi parlare. Invece che fa? Il sindaco avrebbe dovuto accertarsi di come si fossero svolti realmente i fatti, proprio come abbiamo fatto noi. Ma per una questione ideologica, evidentemente, non ha potuto esprimersi diversamente. Ma lui è il capo della Polizia locale di Milano, dovrebbe avere il polso della situazione e aspettare – vista anche la sua esperienza politica – prima di rilasciare certe dichiarazioni”.
Assirelli, inoltre, ammette che “c’è una tensione sociale altissima. Se qualcuno sbaglia, deve pagare. Siamo i primi a condannare la violenza e non ne facciamo una questione di genere. Nel caso di specie, non è stata perpetrata violenza. In quelle condizioni, i colleghi non potevano comportarsi diversamente”. E ancora: “Noi difendiamo i vigili. Abbiamo ricevuto messaggi di vicinanza anche dai cittadini, oltre che da altri colleghi. Ci sono dei testimoni, vediamo cosa accadrà”.
Non solo: “Indubbiamente – racconta Assirelli – d’ora in avanti gli agenti avranno delle difficoltà su come comportarsi nello svolgimento del proprio servizio. Inoltre, ho letto titoli di giornale raccapriccianti, con lo scopo di creare dei veri e propri mostri. Nel frattempo, abbiamo attivato un supporto psicologico per i vigili al centro della vicenda. Se succede tutto questo, mi domando: come può essere difeso il cittadino?”.
L’INCHIESTA
Come riportato dall’Ansa, c’è un’inchiesta per lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione ai danni della transessuale 41enne al centro di un video amatoriale, diventato virale, “in cui si vedono alcuni agenti della polizia locale di Milano colpirla con manganelli e calci, immobilizzarla con spray al peperoncino e, infine, ammanettarla”.
LE PAROLE DI SALA
Il sindaco Giuseppe Sala, in un primo momento, dice: “Mi sembra un fatto veramente grave. Non è certo una bella immagine, anzi è un fatto grave. Però, per potere formalmente intervenire, è necessario che la Polizia locale faccia una relazione, nelle more di questa relazione i vigili in questione sono stati messi in servizi interni. Poi, alla luce del risultato della relazione si potranno fare due cose: prendere provvedimenti come, ad esempio, la sospensione o anche arrivare a fare una denuncia, cosa da non escludere, da parte nostra all'autorità giudiziaria. Adesso non voglio dire cose non precise e aspetto di leggere la relazione altrimenti rischierei di dare un commento generico e non posso farlo”.
Oggi, inoltre, il primo cittadino spiega che gli agenti della Polizia locale “sono stati spostati nei servizi interni e non sono su strada, ci sono indagini in corso quindi io non mi sento di dire altro, se non a tutti quelli che scrivono licenziateli dico che le cose non funzionano così. Vanno fatti dei passi formali, altrimenti qualunque atto sarebbe inefficace. Ci sono regole e procedure da rispettare quindi noi stiamo esattamente facendo… Io ho una mia idea, ho capito alcune cose ma non sono in condizioni di parlarne perché ci sono delle indagini”.
LA DIFESA DEGLI AGENTI
Il deputato Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) sostiene: “Voglio rivolgere la mia più totale solidarietà agli agenti della Polizia locale di Milano che hanno fermato una transessuale che stava importunando dei bambini all’uscita del loro orario scolastico. La donna, una volta fermata, è però andata in escandescenze e ha tirato un calcio a un agente. Voglio ringraziarli molto per il prezioso lavoro che svolgono per la nostra città. Le immagini del video, che girano sui social e su alcuni siti, non sono chiare poiché mostrano solo alcuni momenti della dinamica avvenuta. Sala, prima di condannare gli agenti, ascolti bene le parti direttamente interessate e, soprattutto, il Sindacato unitario dei lavoratori della Polizia locale”.
COSA È SUCCESSO A MILANO
Nella ricostruzione del Giorno tutto comincia in via Giacosa, vicino la scuola del Trotter, “nei minuti in cui i bambini stavano entrando per l'inizio delle lezioni”. Qui alcuni genitori avrebbero segnalato la presenza della transessuale, di origini brasiliane, che si denuda in mezzo alla strada e che avrebbe urlato frasi senza senso. Ecco quindi sopraggiungere una pattuglia dei vigili, che a sua volta chiede l’ausilio di un altro equipaggio. La trans, scrive il quotidiano, avrebbe detto, rivolgendosi agli agenti: “Vi infetto, ho l’Aids”. E viene contenuta a fatica dai ghisa.
Nel frattempo giunge un’ambulanza. I sanitari, però, non riescono a visitarla, visto lo stato di agitazione. La trans, allora, viene fatta salire in macchina, per essere condotta presso l’ufficio arresti e fermi della Polizia locale, con una pattuglia di supporto. Durante il tragitto, segnala Il Giorno, comincia a dare testate, si ferisce alla testa, prova ad autolesionarsi con le pinzette dei capelli.
A un certo punto, in zona Tibaldi, si accascia sui sedili posteriori. Gli agenti fermano la marcia, aprono la portiera posteriore per controllare le condizioni. La trans, allora, avrebbe sferrato un calcio e sarebbe uscita, rifilando un calcio anche alla gamba di un agente. A seguire scappa a piedi, viene raggiunta da un agente, che viene spinto a terra. Il vigile della prima macchina, illeso, la localizza dopo aver preso un passaggio da un cittadino a bordo di uno scooter.
Si arriva così alle immagini del video, in via Sarfatti, con lo spray urticante, l’uso del manganello e tutto ciò che ne è seguito.
Aggiornato il 26 maggio 2023 alle ore 07:40