Sostanze “non identificate” e rifiuti davanti al campo rom

Rifiuti, fusti contenenti sostanzenon identificate”, il servizio di pattugliamento h24 della Polizia locale, la mancata bonifica. Una situazione potenzialmente pericolosa e un esposto in Procura, presentato dall’Ugl, firmato da Mauro Epifani, Ivano Ardovini e Claudio D’Ulisse. Uno stato dell’arte emerso in via Cesare Lombroso, a Roma, davanti al campo rom. Mentre Fabrizio Santori, capogruppo comunale della Lega, sbotta: “Il Campidoglio ha superato il livello di guardia dell’ipocrisia, inciampando nel funambolismo della cattiva politica e ignora il problema, compresi gli sversamenti nel terreno antistante”.

L’ESPOSTO

Nell’esposto viene redatta la cronistoria degli eventi. Innanzitutto, è specificato che nel punto di ingresso della baraccopoli è effettuato un servizio di vigilanza da parte dei “caschi bianchi”, assegnato prima al Gruppo XIV Monte Mario e poi al Gruppo III Nomentano, con il supporto di altri gruppi della Polizia locale. A un certo punto, vengono rinvenuti dei fusti “in Pvc” contenenti sostanze “non meglio identificate” sversate pure sul terreno. Così – siamo verso la fine di marzo – cambia il posizionamento della pattuglia, che è dirottata grosso modo a cento metri dal cumulo dei fusti abbandonati. L’Ugl, di pari passo, invia due Pec – una al medico competente della Polizia locale, l’altra al comandante del Corpo, Ugo Angeloni – invitando le parti a un aggiornamento della “valutazione del rischio per lo svolgimento del servizio”, alla dovuta informazione del rischio ai lavoratori, all’adozione di dispositivi di protezione individuale più adatti in relazione alla tipologia di sostanze presenti o, nel caso, a tutte quelle precauzioni finalizzate a garantire la sicurezza dei lavoratori. Oltretutto, il dirigente del XIV Gruppo in una disposizione di servizio, segnalava che “… a causa della contingente situazione… dovuta alla presenza di fusti abbandonati contenenti sostanze non ben identificate…” le pattuglie “… si dovranno posizionare sulla rotatoria, sita in prossimità del Villaggio della Solidarietà, fino a nuova disposizione”.

C’era poi un ulteriore sollecito, ad aprile, dell’Ugl. Ma allo stato attuale, come segnalato nell’esposto, il materiale presente nei fusti non sarebbe stato esaminato, né risulterebbe essere stata effettuata alcuna bonifica.

L’ATTESA DEI RISCONTRI

Sergio Fabrizi, segretario provinciale Ugl Autonomie, all’Opinione evidenzia: “Non abbiamo riscontri circa eventuali provvedimenti presi per risolvere la situazione. Il servizio della Polizia locale viene svolto come sempre. Dopo le segnalazioni, le richieste di intervento e di informazioni in merito, abbiamo presentato un esposto. Parliamo di sostanze non identificate – prosegue – sui fusti non ci sono le etichette. Un rischio ci può essere, a livello ambientale e della salute. Perciò, confidiamo in un intervento della magistratura, che possa fare chiarezza e che imponga delle analisi per sapere cosa è stato sversato. Inoltre, attendiamo l’intervento di una ditta per lo smaltimento, che al momento però non arriva. Ricordo, in più, che intorno ai fusti e nella zona “incriminata” ci sono dei picchetti. E quelli non gli hanno messi gli agenti”.

“INDIFFERENZA, FORZE DEL CORPO UMILIATE”

Santori, dal canto suo, sbotta: “Il sindaco Gualtieri, capo della Polizia Locale di Roma Capitale, spieghi il perché di tanta indifferenza, di tanto spreco e umiliazione delle forze di un Corpo già in grande difficoltà. E, soprattutto, spieghi come mai la tutela dell’ambiente, della salute pubblica e il rispetto delle leggi, anche di quelle europee, finiscano tra le mani del Pd nel trasformarsi in un sistematico danno per i cittadini, mentre si tollerano fonti di inquinamento e pericolo molto gravi in spregio di ogni legalità”.

Aggiornato il 19 maggio 2023 alle ore 16:58