Europee: nuovi equilibri nella Ue

L’Esecutivo presieduto da Giorgia Meloni, mese dopo mese, sta consolidando la sua forza. Lo hanno confermato le elezioni amministrative. I risultati del primo turno hanno evidenziato che continua la luna di miele con gli italiani. Esilarante è stata la conferenza stampa della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, che si è detta “soddisfatta” dei risultati ottenuti dal suo partito. C’è una strutturata e trasversale base sociale che è diventato un vero zoccolo duro di elettori che si identifica con la coalizione di governo. Le preferenze di voto ai partiti di governo mutano trasversalmente a seconda del momento. Prima votavano per Forza Italia, poi per la Lega di Matteo Salvini ed oggi hanno orientato la loro preferenza verso Fratelli d’Italia. Più i leader del centrodestra dimostrano nei fatti concreti l’unità dell’alleanza, maggiore risulta essere la fidelizzazione di un elettorato che vede la possibilità concreta di un governo di legislatura.

Il prossimo appuntamento elettorale di grande rilievo saranno le elezioni europee per il rinnovo del Parlamento di Bruxelles che si terranno nella primavera del 2024. Elezioni, queste, che assumono una significativa rilevanza politica in quanto è probabile una vittoria della coalizione dei Conservatori e dei popolari. Vittoria elettorale che determinerebbe un cambio storico di governo delle istituzioni europee. La nomenklatura europea cercherà di minare in tutti i modi il percorso del Governo a guida Meloni, in quanto la premier italiana è diventata la “minaccia” al loro potere.

Il successo della legislatura è subordinato ai risultati conseguiti in economia e nel risanamento delle finanze pubbliche. I fatti hanno dimostrato che il combinato disposto di un equilibrato uso delle poche finanze pubbliche disponibili e le riforme a costo zero non pregiudicano la crescita. Il paradigma che la spesa pubblica sia motore dello sviluppo e di crescita del Prodotto interno lordo poteva essere valida quando le condizioni di debito pubblico dei Paesi economicamente avanzati erano decisamente inferiori rispetto alle condizioni delle finanze pubbliche di tutti i Paesi occidentali. L’ammontare del debito globale ha raggiunto livelli patologici i cui effetti negativi si stanno manifestando con la crescita dell’inflazione che depaupera il potere d’acquisto. L’Italia è uno Stato povero e super indebitato, mentre gli italiani, nonostante lunghi periodi di stagnazione economica, hanno un patrimonio personale molto importante anche grazie alla loro elevata propensione al risparmio per scopi precauzionali.

Secondo uno studio effettuato dal sindacato dei bancari Fabi, la ricchezza finanziaria degli italiani supera i 5.526 miliardi di euro. Una politica orientata a favorire, anche attraverso incentivi, l’investimento in titoli pubblici italiani da parte dei nostri risparmiatori permetterebbe la sostituzione dei possessori del nostro debito sovrano in mano agli investitori stranieri che si comportano da speculatori piuttosto che da cassettisti. Bene sta facendo il Ministero dell’Economia e delle finanze ad emettere nuovi titoli come i Btp Valore destinati ai privati. Maggiori saranno i titoli in mano ai risparmiatori italiani, meno saremo esposti alla speculazione internazionale e alla politica europea che vede il rischio di elezioni che muterebbero i rapporti di forza nell’Unione europea a vantaggio dell’Italia.

Aggiornato il 17 maggio 2023 alle ore 10:27