Pnrr, Pichetto Fratin: “Concentriamoci sui grandi investimenti”

“Serve realismo, meglio spostare qualcosa sui fondi di coesione”. Lo sostiene in un’intervista alla Stampa il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Sul Pnrr “c’è bisogno di più razionalità. Il Recovery – afferma – è stato costruito in un’epoca lontanissima, quella del post-Covid. Bisogna fare una riflessione sui piccoli interventi che si ribaltano su migliaia di Comuni, dove a volte c’è anche la difficoltà a fare le necessarie delibere. Bisogna essere realistici. Ci sono misure che vanno in migliaia di rivoli degli enti locali”. Ora, “rispetto al dialogo con Bruxelles – dice ancora il ministro – chiederei di concentrarsi sui grandi investimenti per infrastrutturare il Paese anche forzando rispetto ad alcuni meccanismi di grandi investimenti perché credo che sia un’occasione storica. Sui fondi che hanno un ribaltamento sui Comuni più piccoli c’è bisogno di più realismo e più razionalità”. Secondo il ministro, “dobbiamo far combaciare i fondi del Pnrr, 192 miliardi di euro, con quelli del fondo complementare, circa 30 miliardi, e 80 miliardi dei fondi strutturali 2021-2027. Più 70-80 miliardi dei fondi di coesione. In questo mosaico bisogna capire che cosa si riesce a fare entro il 2026. Ho spiegato al ministro Raffaele Fitto che forse, in alcuni ambiti, è meglio spostare qualche progetto verso i fondi di sviluppo e coesione”.

Per Pichetto Fratin, “lo stesso vale per quelle compatibili con i fondi strutturali ordinari, dove la scadenza è al 2027. Con il Pnrr c’è una massa notevole di stanziamento con un numero elevatissimo di soggetti beneficiari”. Intervenendo alla presentazione del Rapporto Irex 2023, il ministro ha parlato del Pniec (Piano nazionale integrato energia e clima). “È mia intenzione – afferma – presentarlo entro il 30 giugno. È prevista per fine giugno di quest’anno una prima proposta di aggiornamento del Piano, in relazione al quale è stata avviata da alcuni giorni la consultazione pubblica, aperta ai contributi di tutti i cittadini e degli operatori del settore. Successivamente la proposta di aggiornamento seguirà l’iter previsto con ulteriori occasioni di consultazioni in ambito Vas (Valutazione ambientale strategica) e nelle sedi istituzionali in vista dell’approvazione a giugno del 2024”, ha spiegato. “Credo che l’elaborazione partecipata e condivisa del piano sarà una ulteriore importante occasione per mettere a punto prospettive e programmi anche nel fondamentale settore delle rinnovabili. Solo con lo sviluppo di questo settore riusciremo a raggiungere il grande obiettivo della transizione energetica”, ha sottolineato Pichetto.

Aggiornato il 10 maggio 2023 alle ore 14:49