Pnrr, Salvini: “Spenderò fino all’ultimo euro”

Matteo Salvini lancia la sfida sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti assicura: “Del Pnrr spenderò fino all’ultimo euro, sempre che la Commissione europea abbia buon senso”. È quanto promette Salvini, in un colloquio con alcuni quotidiani, nel quale parla anche di progetti già pronti sulla sua scrivania al ministero, ma non compresi nel Pnrr: “Due miliardi di euro nel settore idrico” e “1,6 miliardi per la riqualificazione delle case popolari”. Sul Codice degli appalti, varato in Consiglio dei ministri, Salvini sottolinea: “Diamo fiducia a sindaci e imprese. Sono misure che disinnescano la paura della firma degli amministratori, e accorciano i tempi per le aziende”. Per queste ultime è una piccola rivoluzione: “Risparmiamo, secco, un anno di tempo”, spiega il ministro. Testo alla mano, infatti, per appalti fino a 150mila euro si procede con affidamento diretto, poi fino a un milione la procedura negoziata senza bando invitando cinque imprese, numero che sale a 10 per i lavori sotto la soglia Ue di 5,38 milioni. E questo, assieme alla “riduzione delle fasi di progettazione”, faciliterà la messa a terra dei progetti che le amministrazioni locali “hanno già in pancia”. Per di più generando “più posti di lavoro”. Quanto alle critiche dell’Anac, Salvini rimarca: “Non vorrei si fosse offesa” perché non sono “più cabina di regia” con poteri politici a monte “ma svolgono funzione di controllo”.

Intanto, anche Paolo Gentiloni, commissario Ue per l’economia, ha parlato del Pnrr, intervenendo al Rome Investment Forum organizzato da FeBaf (Federazione banche assicurazioni e finanza). “Siamo nella fase della valutazione del rispetto degli obiettivi e dei target legati alla terza richiesta di pagamenti. In questi giorni la Commissione, d’accordo con il Governo, ha esteso i tempi della valutazione come già avvenuto per altri Paesi: è un segnale dell’attenzione con cui i nostri servizi verificano il pieno raggiungimento dei 55 obiettivi, in alcuni casi sono particolarmente complessi. Stiamo lavorando col Governo e continueremo a lavorare per approfondire alcune misure”. Gentiloni ha ricordato che “la decisione analoga a quella presa per l’Italia di prolungare il periodo di valutazione degli obiettivi del Pnrr per le erogazioni di finanziamenti è già stata presa per altri 7, 8 Paesi. Non enfatizzerei questa decisione. La sfida per attuare un piano di queste dimensioni (191 miliardi) è una sfida molto seria per le nostre capacità di assorbire la spesa. Non si possono ignorare le difficoltà di questo assorbimento. Tutti dobbiamo concentrarci nello sforzo di superare questa sfida. In gioco ci sono le sorti di un programma europeo senza precedenti”.

Aggiornato il 30 marzo 2023 alle ore 18:56