Terzo polo, Carfagna: “Ora acceleriamo per il partito unico”

Mara Carfagna auspica un’accelerazione sul partito unico del Terzo polo. Secondo la presidente di Azione, la vittoria di Elly Schlein alle primarie del Partito democratico contribuisce “a chiarire il quadro politico: ora c’è una destra, una sinistra e un centro, il nostro, che si rafforzerà con la nascita di un partito unitario”. Lo afferma Mara Carfagna, intervistata dal Corriere della sera, aggiungendo che “da donna sono contenta di ogni affermazione di leadership femminile: lo sguardo delle donne può cambiare in meglio le priorità della politica e anche il carattere del discorso pubblico italiano, a volte al limite del bullismo”. Per il partito unico “siamo in attesa delle valutazioni di Italia viva sul cronoprogramma proposto da Azione”, dice Carfagna, per la quale “il protagonismo della destra e della sinistra richiede velocità, oltre che intelligenza, altrimenti la nostra voce suonerà debole”. Ritiene possibile che con il Pd, oltre alle “battaglie ‘contro’ si trovi sintonia nelle battaglie per”. Poi però aggiunge: “sarebbe davvero stupido faticare per costruire un Terzo polo per poi proporsi come ruota di scorta di destra o sinistra”.

Ma la domanda, è il caso di dire, nasce spontanea: il partito unico dei riformisti si farà? Italia viva e Azione si scioglieranno davvero? Entro la fine di marzo, secondo fonti vicine ai calendiani, dovrebbe essere varato il manifesto dei valori e deciso il nome del partito. Ad aprile dovrebbe avvenire la presentazione al pubblico del manifesto, con l’avvio della campagna di adesioni. Quindi la costituente così da iscrivere a settembre-ottobre “il nuovo soggetto al registro dei partiti in tempo per potere anche essere ammesso al 2 per mille. E le delibere di scioglimento dei partiti esistenti”. Appena sette giorni fa Carlo Calenda ha dichiarato che “lo scioglimento di Italia viva e di Azione ci sarà per forza. È nostra responsabilità dare una risposta immediata: milioni di italiani non si riconoscono nel populismo di destra o di sinistra”. In realtà, le tensioni tra i due partner Matteo Renzi e Carlo Calenda sono tenute sottotraccia.

Aggiornato il 07 marzo 2023 alle ore 18:25