Molteni: “Piantedosi non si tocca”

“Il ministro Piantedosi gode della totale fiducia della Lega e della maggioranza. Sull’immigrazione si sta coniugando umanità e fermezza”. Queste le parole di Nicola Molteni, sottosegretario al ministero dell’Interno, che in un’intervista a Il Giornale puntualizza: “Piantedosi è ministro capace, un servitore dello Stato attento. Sta facendo bene e lavorare con lui è per me un onore. C’è solidità e condivisone politica. Lasciamo alle sinistre la propaganda che denota debolezza”.

Insomma, la difesa è a spada tratta. Mentre c’è una cosa che sottolinea Molteni: “Di disumano c’è solo la condotta dei trafficanti. Negli ultimi 10 anni abbiamo riscontrato oltre 25mila morti e dispersi nel Mediterraneo che è diventato un cimitero. Numeri impressionanti. Non possono essere gli scafisti a selezionare chi entra in Italia. Gli unici responsabili di questa immane tragedia a Crotone sono i trafficanti di esseri umani che lucrano e speculano sulla pelle dei migranti, utilizzando i soldi delle tratte per investire in droga e armi, utilizzando barconi fatiscenti e di scarsa qualità”.

Ma il Governo cosa sta studiando? Molteni indica: “L’immigrazione se non governata e regolata genera caos e disordine. Genera invisibili e fantasmi, produce caporalato, sfruttamento e lavoro nero. Senza regole si ha illegalità e criminalità che si riscontra sui territori. La traiettoria del Governo è chiara: tolleranza zero verso la clandestinità e valorizzazione dei percorsi legali”. Il nuovo decreto flussi, così, “afferma un principio: prima di accedere al lavoratore straniero si verifica la disponibilità della medesima qualifica presso i centri per l’impiego del lavoro in Italia. Con la cancellazione del reddito di cittadinanza si attingerà maggiormente al lavoro italiano”.

Aggiornato il 04 marzo 2023 alle ore 13:53