Eurotartufo II

Tra i tanti commenti, rivelazioni, dichiarazioni (e anche confessioni) in relazione al Qatargate, mi ha colpito l’intervista a un giovane eurodeputato del Partito democratico. Ciò perché sosteneva che gli esponenti del Pd (“campo largo”, cioè anche i passati ad Articolo 1) erano stati finanziati dal Paese arabo, in quanto erano i più decisi difensori dei “diritti umani”. Dove la necessità, per gli emiri, che fossero tali paladini ad asseverare la maturità liberale del Qatar. Il ragionamento che ha una qualche consistenza (chi chiederebbe a Cicciolina di certificare l’illibatezza della figlia da maritare?) ha però tanti altri punti deboli. Ci aiuta a capirli il personaggio di Fra’ Timoteo nella Mandragola. Niccolò Machiavelli descrive alla perfezione il “tipo”: A) ipocrita; B) in vendita. In primo luogo, il frate è scelto per convincere Lucrezia all’adulterio perché è il confessore della donna e della madre: le quali hanno pertanto fiducia nella di esso santità e dottrina. E in effetti il primo requisito per essere corrotti è proprio quello di ottenere fiducia: un sant’uomo (o che pare tale) è quindi il prescelto per far peccare Lucrezia.

Il secondo è che Ligurio e Callimaco sanno che è un corrotto, disposto a sostenere qualsiasi tesi, purché a pagamento. Per cui santità e dottrina sono strumenti dell’arricchimento del frate. Il quale tra sé e sé meditando sull’incarico – accettato – di persuadere Lucrezia, dice: “Messer Nicia e Callimaco sono ricchi, e da ciascuno, per diversi rispetti, sono per trarre assai” e proseguendo “perché madonna Lucrezia è savia e buona: ma io la giugnerò (convincerò) in sulla bontà”. Abusare della fiducia e ingenuità dell’interlocutore è la risorsa di Fra’ Timoteo. Nel caso del Qatargate, e del carattere pubblico delle attività da ingannare e l’opinione pubblica, presentando come opere di bene quelle che sono opere di soldi. Va da sé che in tempo di secolarizzazione si ridimensiona (ma non del tutto) la giustificazione di Fra’ Timoteo di usare il compenso della corruzione per fare “limosine”. Giustificazione che ricorre in tanti altri casi (attuali). E non è escluso che parte di quei soldi vadano alle Ong messe su dal (principale) accusato. Anzi dal Sudafrica sono in arrivo novità sul punto. Aspettiamo, fiduciosi nell’intuito di Machiavelli.

(*) Nella foto sono ritratti Fra’ Timoteo (Totò) e Lucrezia (Rosanna Schiaffino), nel film La mandragola (1965) di Alberto Lattuada.

Aggiornato il 23 dicembre 2022 alle ore 13:20