
Pierfrancesco Majorino incassa il sostegno del Movimento 5 stelle. Il frontman del Partito democratico in Lombardia, che al congresso sostiene Elly Schlein, è l’artefice di un rinnovato dialogo a sinistra tra il Pd e i pentastellati. Dopo l’accordo sul programma dei giorni scorsi, ieri è arrivato il disco verde di Giuseppe Conte sul nome dell’europarlamentare Pd. Majorino sarà il candidato presidente della Lombardia dello schieramento progressista. Per Dario Violi, coordinatore lombardo del M5s, “con Majorino abbiamo condiviso l’esigenza di segnare questo percorso attraverso i principi legati all’etica politica e alla trasparenza. A maggior ragione in funzione delle notizie relative allo scandalo Quatargate in merito al quale Pierfrancesco Majorino ha dato dimostrazione nei fatti, con i suoi voti e i suoi emendamenti, di essere totalmente estraneo”.
Il presidente Conte, spiega Violi, “ha chiesto rassicurazioni sul fatto che l’intera coalizione dimostri totale trasparenza in materia di legalità, lotta alla corruzione e al conflitto di interesse, aderendo a codici etici e morali legati sia alla politica che all’amministrazione del bene pubblico”. Per questo, aggiunge il coordinatore lombardo del M5s, “ho chiesto a Majorino di essere garante di questi principi, per ciò che concerne tutte le liste che sosterranno la sua candidatura. Noi vogliamo costruire insieme un’altra Lombardia, dove l’alto valore che attribuiamo alle istituzioni possa specchiarsi nel rispetto dei codici etici”.
Majorino spiega le ragioni dell’intesa. “Con i vertici dei cinque stelle lombardi – sostiene – abbiamo ribadito quanto già concordato rispetto ai contenuti programmatici. E ci siamo trovati d’accordo su di un punto essenziale, già patrimonio delle forze della coalizione: siamo di fronte a un necessario e assoluto lavoro politico ed elettorale condotto nel nome della trasparenza e della cultura della legalità”. Majorino sottolinea la necessità di continuare “il percorso di scrittura del programma di coalizione che presto verrà presentato in tutti i suoi aspetti agli elettori. Mi colpisce, rispetto alle proposte sulla legalità che ho lanciato nelle settimane scorse, l’assoluto silenzio di Letizia Moratti e Attilio Fontana. Ribadisco un tema: abbiamo bisogno del massimo protagonismo per assicurare dalla regione l’impegno antimafia. Non comprendo il silenzio dei due candidati che arrivano dal centrodestra. Noi andiamo a testa alta davanti agli elettori”.
Aggiornato il 22 dicembre 2022 alle ore 10:39