
Il ministro Carlo Nordio, in audizione alla Commissione Giustizia del Senato, non ha lasciato adito a dubbi: “La porcheria (delle intercettazioni, ndr) è continuata anche dopo la legge Orlando, basta vedere l’inchiesta sul sistema Palamara, cosa è uscito su cose che non avevano a che fare sulle indagini e, aggiungo, cosa non è uscito”. E ancora: “Sono state selezionate, pilotate, diffuse secondo gli interessi di chi le diffondeva e non sono state ancora tutte rese pubbliche o ascoltate dai difensori o individuate nelle forma di perizia. Almeno fino a ieri, perché quel processo sta andando a rilento”.
“Il ministro Orlando – continua Nordio – stava già andando nella direzione giusta, poi si è fermato, non ha raggiunto lo scopo come si è visto con le intercettazioni di Palamara”.
Rispondendo alle domande dei senatori sulla Misura preventiva in manovra, il ministro della Giustizia ha poi precisato che sulle intercettazioni preventive “non è cambiato nulla”, è stato “solo trasferito un piccolo capitolo dal ministero della Giustizia al Mef”. E specifica: “Certo che il ministero era a conoscenza, abbiamo dato parere favorevole”. Infine, spiegando che la larga parte delle spese per le intercettazioni degli 007 che riguardano le attrezzature è già sotto la presidenza del Consiglio, ha concluso: “Non è cambiato nulla, non so perché la stampa abbia dato questa enfatizzazione straordinaria”.
È bene ricordare che la vera presa di posizione del ministro Nordio c’era stata durante l’audizione in Commissione Giustizia alla Camera lo scorso 7 dicembre, quando aveva dichiarato che la diffusione “pilotata e arbitraria” delle intercettazioni “non è civiltà né libertà, è una deviazione dei principi minimi di civiltà giuridica su cui questo ministro è disposto a battersi fino alle dimissioni”.
Il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha commentato in una nota: “Credo che il ministro Nordio abbia posto una questione che vale trasversalmente per tutti, e cioè l’utilizzo serio, intelligente e rispettoso delle libertà individuali e delle intercettazioni. Queste sono uno strumento importante, di cui però non si può abusare. Affronteremo questo tema complessivamente, rivedendo anche gli aspetti più particolari”.
Aggiornato il 20 dicembre 2022 alle ore 16:14