Pnrr, Meloni: “Valutare le priorità”

“Anche sugli interventi previsti dal Pnrr dobbiamo valutare le priorità, perché il costo delle materie prime mette a serio rischio la realizzazione di questi interventi”.

Così Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, in collegamento con il festival delle Regioni. Per la sanità, aggiunge, “altrettanto fondamentale sarà trovare gli strumenti per realizzare gli investimenti nell’edilizia sanitaria e investimenti dal punto di vista tecnologico: su questo molte Regioni hanno difficoltà a portare a termine le opere e gli investimenti iniziati”.

Andando avanti nel ragionamento, Meloni precisa che “l’obiettivo è una maggiore responsabilizzazione per tutti, Regioni, Enti locali, Stato”. Non solo: “Lavoreremo per una sua attuazione virtuosa, per una completa definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, per un corretto funzionamento del fondo di perequazione. Vogliamo assicurare coesione e unità nazionale. La maggiore autonomia che ciascuna Regione potrà chiedere nell’ambito delle materie previste dalla Costituzione – sottolinea – sarà finalizzata a realizzare le riforme e le infrastrutture necessarie”. Il tutto per migliorare i servizi e non per creare disparità “tra i cittadini. L’auspicio del Governo è che l’autonomia possa costituire per i territori una sfida, un giusto stimolo per colmare i divari che esistono non solo tra le Regioni ma anche tra le diverse aree nei territori regionali. Penso, ad esempio, agli squilibri tra le aree metropolitane e le aree interne”.

Sempre Meloni: “Il tema del potenziamento del Sistema sanitario nazionale rappresenta un tema prioritario, a partire dalla necessità di favorire una sanità più vicina ai territori”. Per tale motivo è “fondamentale anche l’utilizzo più corretto ed efficiente delle risorse del fondo sanitario, il cui incremento per far fronte all’emergenza Covid ha oggettivamente connotati assoluta straordinarietà”.

Poi la leader di Fratelli d’Italia precisa: “È fondamentale che risorse e obiettivi del Pnrr non corrano su un binario indipendente, ma siano collegati e complementari con gli interventi e risorse previsti da altre politiche nazionali e non solo: penso alla politica di coesione. Nei diversi periodi di programmazione, alcune Regioni hanno mostrato di sapere implementare bene e altre non hanno centrato l’obiettivo. Questo rischia di aumentare, di fatto, il divario tra Regioni più ricche e più povere, un dato sottolineato anche dalla Unione europea. Alla base, sicuramente, c’è una capacità amministrativa diversa. Credo che sia necessario lavorare, favorendo lo scambio delle pratiche migliori”. Senza dimenticare una “strategia condivisa, di un coordinamento di medio-lungo termine”.

In ultimo, Meloni evidenzia: “Il Governo è intervenuto, mettendo in campo una legge di bilancio che garantisce la tenuta delle finanze pubbliche e contemporaneamente offre risposte alle emergenze immediate, tutelando le imprese, le famiglie, permettendo ai diversi attori istituzionali di portare avanti attività e investimenti: penso, ad esempio, agli otto miliardi per fare fronte al caro materie prime per le opere indifferibili”.  E ancora: “Il Next generation Eu è evidente a tutti che non è più sufficiente”. Perché “non poteva tenere in considerazione l’impatto che la guerra in Ucraina ha avuto sulle nostre economie. Bisogna fare di più oggi, a livello Ue, partendo dal caro-energia”. Inoltre, “il Pnrr è una eredità importante, però ovviamente lo è se quelle opportunità non vanno perse. Ed è per questo che il Governo ha deciso di riattivare la cabina di regia, per monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi e trovare soluzioni alle criticità, in modo rapido, efficace e coeso, coinvolgendo tutti gli attori in campo”.

Aggiornato il 05 dicembre 2022 alle ore 15:16